Da Jole torna in tavola La cucina della nonna

Pasta fatta in casa, ricette casalinghe, tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. È questo il clima che si respira da Jole, a Roma, dove a farla da padrona sono le mani delle nonne dei proprietari

30 maggio 2019 | 18:39
Luca De Medio, da 25 anni attivo nel settore ristorativo e con diversi locali all’attivo, è il titolare del locale. Oggi insieme a Luca Piperno, proprietario del Ristorante Dolce, ha trasformato i suoi ricordi a tavola in realtà. Forti di una passione nei confronti della cucina romana, hanno deciso di rimanere fedeli alla tradizione culinaria della città. Ricette semplici che rispecchiano i sapori di un tempo e cha da Jole tornano a essere quanto mai attuali.

L'interno del locale

Dopo il restyling del locale, rinnovato nello stile e negli arredi, da Jole si vive il ritorno alla trattoria, alla cui anima spontanea e romana è stato dato un tocco di indispensabile leggerezza. Da una ristorazione casalinga che mescola le usanze giudaico-romanesche di uno dei proprietari alle massaie del sud, i piatti seguono il filone romano e il ritmo delle stagioni.

Un’atmosfera familiare, piatti non tanto rivisitati ma che giocano sulle consistenze, un mix di sapori ricercati con attenzione dai proprietari che, con la loro solarità non possono far altro che farti sentire a casa, riscaldati dal calore del loro affetto.

La trippetta

La pasta all’uovo è fatta in casa e tirata rigorosamente a mano. Qui i ravioli sono una delle ricette più rappresentative: il concetto del pranzo della domenica è racchiuso in questa pasta ripiena di coda alla vaccinara insieme a tante altre proposte che seguiranno l’estro di Jole.

Pasta e ravioli sono fatti a mano

Dietro ogni portata un ricordo d’infanzia e un lavoro minuzioso, quasi maniacale, come per i pomodori al riso mignon, panzanella e verdure tagliate su misura o la vignarola con uovo in camicia. Su ogni tavolo viene servita una pagnotta intera sfornata e sull’onda della convivialità e del ritorno alle buone maniere, anche l’atto di spezzare il pane riunisce e rende tutti compagni.

Jole è aperto tutti i giorni a cena e accoglie i suoi ospiti anche per il classico pranzo domenicale in famiglia, mentre dal lunedì al venerdì si adotta la formula del light lunch. Tra una quarantina di coperti interni più quelli nel dehors, Jole incarna il ritratto della nuova cucina popolare, senza troppi vezzi in sala e nei piatti. La carta dei vini al momento è caratterizzata da circa 25 etichette e qualche bollicina.

Per informazioni:

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Alberto Lupini


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