Enoturista amante del lago? Partiamo alla scoperta dei vini del Garda bresciano

Fra i vigneti della provincia di Brescia per conoscere Franciacorta, Garda, Colli dei Longobardi e Valle Camonica, un tour nelle quattro aree vinicole d’eccellenza tra vini e prodotti del territorio

02 aprile 2022 | 08:30

Franciacorta, Garda, Colli dei Longobardi e Valle Camonica: la provincia di Brescia racchiude quattro aree vinicole d’eccellenza, innumerevoli cantine da visitare e in cui acquistare direttamente dai produttori vini pregiati, Strade del Vino fra le prime a nascere in Italia. Un territorio in cui l’enoturismo si è fatto arte dell’accoglienza, dove ciascuno può scegliere il genere di struttura più adatto alle sue esigenze dove alloggiare nel verde, dall’agriturismo al relais di charme.

 

Garda, terra di grandi vini

Il vino è considerato, assieme all’olio e al pesce, una delle prelibatezze del Lago di Garda. Da secoli la vite viene, infatti, coltivata sulle colline che circondano il lago, dove hanno trovato il loro habitat ideale numerosi vitigni, da cui vengono ottenuti gli ottimi vini a Denominazione d’origine controllata Riviera del Garda Classico, Lugana, San Martino della Battaglia.


Viti e ulivi si alternano sulla sponda bresciana del Lago di Garda, e nell’immediato entroterra, dove si snoda la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Un solare e fertile paesaggio mediterraneo punteggiato da antichi borghi, imponenti castelli, caratteristiche cittadine lacustri, in cui sono incastonate cantine, frantoi, agriturismo, tipiche trattorie ed eleganti ristoranti. Tra le colline dell'entroterra e le coste della sponda bresciana del lago, da Sirmione a Limone sul Garda, la Strada abbraccia le zone di produzione di tre importanti e noti vini a Denominazione d'origine controllata: Lugana, Garda Classico e San Martino della Battaglia. Il suo percorso tocca angoli di straordinaria bellezza paesaggistica, siti storici e culturali, borghi incantevoli, spiagge assolate che si specchiano nelle limpide e profonde acque del lago. Sono circa 100 gli associati tra cantine, hotel, agriturismi, ristoranti, frantoi, produttori, musei ed enti, che rappresentano al meglio un territorio da scoprire attraverso cinque itinerari automobilistici (che si snodano in Valtènesi, fra le colline moreniche della sponda meridionale del lago, nel tratto da Sirmione a Salò, nel Parco dell’Alto Garda e sono scaricabili dal sito www.stradadeivini.it) e un itinerario ciclistico incentrati su cibo, vino, ospitalità e cultura.


Per rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei turisti, la Strada formula anche diverse tipologie di itinerari personalizzabili, con possibilità che spaziano dal tour giornaliero con visita alle cantine, oleifici, serre florovivaistiche, al tour articolato in più giorni che abbina l'arte alle degustazioni e la natura alla gastronomia.


Le tre zone Doc

Cuore (e al vertice della denominazione) della Doc Riviera del Garda Classico (che va da Sirmione a Limone sul Garda) è la Valtènesi, un bucolico territorio dove l’ospitalità è oggi un’arte e dove la coltivazione della vite vanta origini antichissime, che affondano addirittura in epoca preromana. Considerata come l’ultimo avamposto di Mediterraneo nel cuore del nord-Europa, tra i comuni di Desenzano a Salò, nel cuore dell’anfiteatro morenico gardesano, è un’area contraddistinta da un microclima unico, influenzato dai benefici effetti del più grande lago italiano. Qui ha trovato patria elettiva il Groppello, grande vitigno autoctono che rappresenta il principale patrimonio enoico del comprensorio: un piccolo patrimonio dell’umanità, considerato che al mondo ne esistono solo 400 ettari coltivati per l’appunto in quest’area.


Altra perla della Valtènesi è il pregiato Chiaretto, fra i più importanti ed apprezzati Rosé italiani. Un’occasione piacevole per visitare la Valtènesi è, solitamente all’inizio di ottobre, Profumi di mosto, evento diffuso sul territorio, in cui ciascuna azienda propone esperienze in cantina e in vigneto, dalle degustazioni alle installazioni artistiche en plein air, agli abbinamenti cibo-vino (info su www.consorziovaltenesi.it).

 


Le incantevoli colline moreniche che abbracciano a sud il Garda, fra Sirmione, Pozzolengo, Desenzano e Lonato, sono la terra del Lugana Doc, raffinato bianco lacustre dai natali illustri, dato che la sua origine è certificata fin dal Settecento, ma la tradizione viticola di queste terre risale quantomeno ai Romani. Prodotto da una particolare varietà locale chiamata “turbiana”, che ne garantisce struttura e buona longevità, profuma di fiori di campo e agrumi ed è oggi uno dei vini italiani di maggior successo.


Terza Doc è il San Martino della Battaglia, un bianco secco ottenuto esclusivamente dal vitigno a frutto bianco Tuchì o Tocai Friulano, diffuso oltre che in Friuli Venezia Giulia, anche Veneto e in Lombardia orientale, dove questo vino viene prodotto. Trae il nome dal luogo (nel comune di Desenzano) in cui nel 1859 si combatté la più cruenta e decisiva battaglia del Risorgimento, oggi contrassegnata dall’alta torre eretta per onorare la memoria di Vittorio Emanuele II e di coloro che hanno combattuto per l'unità d'Italia, dalla cui cima si gode uno straordinario panorama sul basso lago di Garda (www.sanmartinodellabattaglia.it).

 


Esperienze per conoscere da vicino lo straordinario mondo del vino

Per conoscere meglio vini e cantine, si può consultare la sezione Esperienze di www.visitbrescia.it e scegliere fra le molte attività che vi sono proposte con tutte le informazioni utili per parteciparvi. Sul Garda si fanno ad esempio trekking in vigna accompagnati da un sommelier, degustazioni sensoriali a ritmo di musica, aperitivi fra i filari, si può partecipare a Food&Wine tour in Valtènesi e a corsi di cucina in cui vengono svelati i migliori abbinamenti con i vini.


Per informazioni: www.visitbrescia.it

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Alberto Lupini


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