I migliori rosati italiani nobilitati dalle ricette di Spagnolo
A Bergamo la Notte rosa organizzata da Slow Food si è svolta al ristorante Noi, che da tre anni arricchisce la ristorazione con proposte originali molto ben congegnate
24 luglio 2019 | 15:45
di Roberto Vitali
Le bottiglie servite nel corso della cena
La scelta non poteva essere migliore, perché lo chef Spagnolo ha portato a Bergamo una buona ventata di piatti insoliti e non banali, con grande attenzione alla qualità delle materie prime, il che è fondamentale per mangiar saporito e salutare. Dato per scontato che - scelti tra i 100 migliori rosati italiani - i vini erano tutti di qualità, pur tra tante differenze in base ai vitigni impiegati e al territorio da dove provenivano, l’attenzione degli intervenuti si è concentrata sui piatti proposti dallo chef. Dopo l’aperitivo con calice di Valtenesi Chiaretto firmato da Cascina Belmonte di Muscoline (Bs), a tavola (35 gli intervenuti nel piacevole dehors) è arrivata per prima una fresca insalata di pomodori, feta, cipolle di Tropea e cetriolo, abbinata al Bardolino Chiaretto Monte del Frà di Sommacampagna (Vr). Un primo entusiasmo si è acceso per la perfetta simbiosi di sapori per Lumache, purea di fave gialle, prezzemolo, limone e fave croccanti, abbinate a Barlan Colline Novaresi Rosato dell’azienda Torraccia del Piantavegna con sede a Ghemme (No).Il ristorante Noi
Splendido il risotto che è seguito, con un piacevole sentore di affumicato dato dall’utilizzo di melanzana viola alla brace, aggiunta all’estratto di pomodoro datterino e basilico. In abbinamento è stato servito (ottimo il lavoro dei camerieri-sommelier, con cambio dei calici ad ogni vino e posate ad ogni portata) il Santimedici Rosato Salento Igt, produttore Castel di Salve con sede a Tricase (Le). Non da meno interessante il piatto di carne: Quaglia gigante bergamasca e ortica selvatica dei Colli di Bergamo, un piatto a chilometro zero, cui si è aggiunta una notevole abilità nel trattare e nobilitare una carne non facile. Abbinamento a Cerasuolo d’Abruzzo firmato da Tiberio, azienda con sede a Cugnoli (Pe). Per finire un dessert anch’esso originale per l’accostamento tra pesca gialla, formaggio erborinato Strachitunt, noce caramellata e mentuccia: il vino abbinato, Pink Fluid, è stato prodotto a Numana nelle Marche dalla Fattoria Le Terrazze con uve Montepulciano e Syrah.Insomma, senza ombra di dubbio, una conferma che Noi è locale da provare e riprovare, perché la fantasia-professionalità dello chef sembra infinita.
Per informazioni: www.noi-restaurant.it
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