A Milano si mangia come una volta Tutta la tradizione da Fornello Contadino

La coppia Tony Ingrosso e Francesca Micoccio alzano il sipario su “Fornello Contadino - Osteria di Campagna”, quarto locale di loro proprietà aperto a Milano. Menu caratterizzato dalla tradizione pugliese

08 marzo 2019 | 10:42
Il ristorante di via Solferino 41 propone però un menu che esce anche dai confini pugliesi, per offrire piatti della tradizione italiana. Il desiderio è diventare un ristorante punto di riferimento settimanale per le famiglie, con preparazioni semplici, materie prime genuine e un buon rapporto qualità/prezzo.



La cucina del “Fornello Contadino” è affidata a Donata Rizzo, una “cuoca di famiglia” con una grande esperienza (ha cucinato a lungo nelle case di aristocratici e di imprenditori salentini e milanesi) e una innata verve, che diventa contagiosa quando ha la possibilità di coinvolgerti nel racconto di tutto il suo amore per la cucina di tradizione. Il locale - aperto dal martedì alla domenica a pranzo e a cena - è arredato con ricercatezza, tavoli e sedie raccolti da vecchie chiese, cascine e botteghe antiquarie. Un “vintage di qualità”, scelto da Francesca Micioccio, che trasmette ai clienti l’idea di un luogo caldo e accogliente dove si possono assaggiare piatti semplici e genuini.



La pausa pranzo è all’insegna della genuinità e della semplicità, con una ricca varietà di proposte casalinghe che vanno dalle polpette fritte alle puntarelle e acciughe, dalle uova al tegamino con i piselli agli spaghetti al pomodoro, dalle fettine di vitello in padella con purè di patate alle schiacciatine di carne. Il menu serale presenta piatti più elaborati e caratterizzati anche per provenienza geografica, come per esempio, in questo periodo, la Polenta della Val Brembana con costine di Mora romagnola (presidio Slow Food) al sugo che ben si associano ai primi della tradizione pugliese, come le Sagne ritorte al ragù o la Tria di grano arso e Mugnoli. Fra le proposte di carne spicca il Capocollo di Mora romagnola panato ai ferri. La Mora romagnola non è l’unico presidio Slow Food presente nel menù del “Fornello contadino”: gli altri sono il Caciocavallo podolico (nel ripieno dei ravioli con la Bufala del Gargano e il Marasciuolo selvatico) e lo Stracchino di Branzi (servito fra i formaggi della Val Brembana).

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Alberto Lupini


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