Il nuovo allegro menu del “Gola” Ai Parioli gusto e divertimento
L'unica cosa inalterata è il nome, Gola, al ristorante di Via Ruggero Fauro 2, ai Parioli. Il resto, dal menu agli arredi, è tutto nuovo
07 maggio 2019 | 16:46
di Mariella Morosi
Già dalla lettura del menu si è coinvolti nel gioco, con termini fantasiosi o volutamente allusivi per definire un piatto. Nessun ordine tradizionale nelle voci e tantomeno divisione tra antipasti, primi secondi e contorni. Il viaggio che propone è sensoriale, divertente e goloso sia nella forma che nella sostanza. Ecco qualche esempio: Matrù, il nome arcaico di Amatrice, è stato scelto per i panini cinesi al pepe cotti al vapore con maiale stufato all’amatriciana e pecorino; Bon Thon “ricordo di una nizzarda” è un tonno rosso scottato, accompagnato da una spuma di patate, pomodoro, cipolla candita, tuorlo d’uovo, olive disidratate e polvere di rucola.
Lo chef Simone Ballicu
Grandi protagoniste le paste Stradizionali, rivisitazioni delle classiche paste romane. Amatriciana è un cappellaccio fatto in casa ripieno di amatriciana con pecorino e croccante al pepe; Cacio e Pepe è un tortellino ripieno di cacio e pepe con carciofi, limone e origano; Carbonara è uno spaghetto Benedetto Cavalieri con uova bio, guanciale croccante e tartufo nero. La pasta alla Gricia diventa da "Gola" un Griciaburger, un hamburger che contiene al posto del cheddar il pecorino stagionato e invece del bacon il guanciale croccante. Il tutto accompagnato da un ketchup contaminato con l’amatriciana.
Imperdibili le Bombe krapfen salate imbottite di burro francese, alici e timo che -come confessa lo chef- sono state ispirate da quelle di Niko Romito. Ma più che scegliere alla carta vale la pena provare un menu degustazione. La scelta è tra il Divino, un percorso composto da sei piatti a base di carne e Gola, un menu a base di pesce, oppure lasciarsi guidare dallo chef nella degustazione alla cieca chiamata Caronte. Impossibile resistere ai dolci ispirati ai sette peccati capitali, tra questi troviamo Lussuria (una Crème brulée al tè matcha e passion fruit), Gola (un maritozzo con crema chantilly allo zabaione e noccioline), oppure Ira (una sfera di meringa bruciata su frolla leggermente salata con effetti speciali si rompe con colpo deciso per gustare l'esplosione di crema agli agrumi all’interno).
Simone Segneri e Simone Ballicu
In abbinamento ai piatti Simone Segneri, che è anche sommelier, ha pensato la carta dei vini di Gola come un giro di d'Italia in 34 etichette di piccoli e grandi produttori, da Nord a Sud. Ritorno alla tradizione col Pranzo della domenica dal nostalgico nome “Come vorrebbe nonna Annarella”con ricette della tradizione. In particolare si può scegliere tra Inferno (30 euro bevande escluse) e Purgatorio (25 euro bevande escluse); il primo menu è completo di antipasti, primo e secondo a scelta mentre Purgatorio include, oltre agli antipasti, un primo o un secondo piatto. Entrambi prevendono in chiusura un ricco buffet di dolci fatti in casa.
Per informazioni: www.golaristorante.it
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