Il posto del cuore Ringiovanire a Il Brutto Anatroccolo

Il ristorante interno all'hotel Abano Ritz di Abano Terme (Pd) trasporta il commensale in una dimensione tanto fiabesca quanto familiare. Tutto richiama il mondo firmato Andersen

26 settembre 2019 | 09:49
di Elisabetta N. Paseggini
Durante un weekend trascorso ad Abano Terme (Pd), all’hotel AbanoRitz, nell’atmosfera di una tradizione fatta di cortesia e ospitalità delle titolari Ida e Terry Poletto, ho scoperto, al suo interno, un ristorantino à la carte, nato come un “figlio” un po’ scapestrato ma divertente. Non ha filosofie o regole, è un incontro tra chi si riconosce e si fida.


Al Ristorante Il Brutto Anatroccolo, flaconi vuoti di detersivo trasformati in vaso di fiori

Una favola di ristorante o un ristorante da favola? Un ambiente creativo, che mi ha catturato subito il cuore proiettandomi in un mondo fiabesco ma dai piatti ben costruiti e ottimi. Un cibo che rispetta i palati e coccola le papille gustative: qui non danno da mangiare, nutrono: saziando il corpo, scaldano il cuore, stimolando sensazioni e ricordi. Non parliamo poi del décor: sembra di vivere in un racconto di Andersen. Walter Davanzo è l’artista che lo ha decorato.


 Pinzimonio accompagnato da una selezione di aceti

Divertente il suo divano all’entrata, una vera opera d’arte realizzata in cartone: sullo schienale è riprodotta una carta geografica. Alle pareti c’è la storia illustrata del Brutto Anatroccolo riassunta su cinque pannelli più un disegno sul muro; mentre la fiaba di Andersen è scritta sugli schienali delle sedie e sullo specchio della sala. E ancora spartiti musicali del nonno, musicista alla Scala di Milano, e le foto di aeroplani del papà. Divertentissima la collezione di paperelle in vetrina e il televisore che trasmette i vecchi cartoni animati di Walt Disney.


Tartare di manzo preparata al tavolo

Sui tavoli tondi (ci sono circa 30 coperti) i bicchieri in leggero vetro di Murano e flaconi vuoti di detersivo trasformati in vaso di fiori. Tutto qui è originale, anche il menu in cartone, con i piatti “raccontati” proprio come favole.


I Neroncini

I piatti hanno anche loro nomi particolari. Tutto su un vassoio, un Pinzimonio accompagnato da una selezione di aceti, Tartare di manzo preparata al tavolo dal maître Lorenzo de Marco (lo chef del ristorante è Alessandro Capesciotti), Prosciutto d’anatra con puré di mela renetta e cannella. A seguire Neroncini: arancini fatti con riso Venere, verdure e un cuore di formaggio filante. Poi la Catalana: crostacei tiepidi, cotti al vapore, adagiati su un letto di insalata croccante con patate bollite, frutti di cappero e anelli di cipolla dolce di Tropea. Anche i dessert hanno nomi fiabeschi: Cigni non si nasce, si diventa, una mela cotta con cannella abbinata a un gelato. Ad ogni piatto è abbinato un vino, così da rendere più facile la scelta ai commensali stranieri.

Per informazioni: www.ristoranteilbruttoanatroccolo.it

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