Al ristorante come nel salotto di casa La formula del rinato Olmetto
Per trent’anni è stato l’Ulmet, trattoria in via Disciplini 20, Milano romana. Dalla fine del 2015 si è riproposto con nuovi ambienti, proprietà e insegna. Oggi è l’Olmetto, un locale innanzitutto accogliente
26 giugno 2018 | 18:37
di Gabriele Ancona
In cucina, a vista, il 40enne Fabio Poggi. Nel suo curriculum, l’Hotel Cala di Volpe a Porto Cervo, il Lotti a Parigi (con Marchesi), stagioni a Cortina e Venezia e a Milano Savini, Trussardi Bistrot, Sadler. Elabora una linea che ama valorizzare le materie prime, piatti stagionali mediterranei senza inutili voli pindarici. Tra le proposte del menu estivo, Tacos all’italiana con verdure, formaggio morbido e salsa leggermente piccante, Filetto di triglia con vellutata di zucchina trombetta e crumble alle olive, Spaghetti di Gragnano ai ricci di mare e lime, Gazpacho di verdura con semi di zucca e capesante marinate, Coniglio in porchetta con peperoni di carmagnola e terrina di patate, Astice con pesche e spinaci saltati all’olio.
Fabio Poggi
La carta propone anche una sezione dedicata alla tradizione gastronomica milanese. In primo piano Risotto con pistilli di zafferano o con ossobuco e un’importante Cotoletta con patate novelle.
Vanto dell’Olmetto, la cantina del Quattrocento custodisce una buona selezione di bottiglie italiane e francesi. Al nostro tavolo è stata servito St. Daniel, Pinot Nero Riserva 2015 di Cantina Colterenzio. E come after dinner un fresco Ernesto Calindri: nello shaker China Martini, Cynar, succo di limone e zucchero liquido.
Per informazioni: www.ristoranteolmetto.it
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