Rossopomodoro riparte da Napoli Pizza, gusti e ambienti autentici

Dopo che a marzo la proprietà era passata al fondo inglese Op Capita, per Rossopomodoro, catena italiana leader di pizzerie di qualità, è l’ora del riposizionamento sul mercato puntando sulla sua specificità

05 ottobre 2018 | 16:07
di Alberto Lupini
Il progetto di sviluppo prevede la valorizzazione dell’anima napoletana, con ambientazioni e gusti riconoscibili. E non a caso il nuovo slogan della catena è “Come un giorno a Napoli”, presentato non casualmente in anteprima a Milano nella storica sede di via Sabotino, la prima aperta fuori Napoli da Franco Manna, fondatore della catena nata nel 1999, che oggi resta come presidente.



A guidare un progetto che vuole distinguere nettamente dalla concorrenza i 60 locali attivi in Italia, per poi esportare il format all’estero e allargare la rete che oggi conta su 20 pizzerie (di cui 10 solo a Londra e le altre all’intero di Eataly), è Roberto Colombo (ex chief operating officer di Autogrill), oggi manager della catena quale amministratore delegato di Sebeto Spa, la holding britannica che oltre a Rossopomodoro ha in portafoglio anche Anima e cozze, Rossosapore, Ham burger e La pizzeria nazionale. Una società che si collega al resto delle attività del fondo Op Capita, specializzato nella gestione di società retail attraverso le catene La Sirena (società spagnola specializzata nei cibi congelati), Merkal Calzados (abbigliamento) e The Football Pools (articoli sportivi).


Roberto Colombo

«Crediamo - ha detto Colombo - che Rossopomodoro, essendo la catena che ha portato la pizza napoletana in giro per il mondo, abbia tutte le carte in regola per riaffermare un ruolo centrale nel settore. Oggi nascono pizzerie napoletane ovunque, ma noi abbiamo una credibilità legata alla storia e al successo e al fatto che il nostro brand sia ben impresso nella testa dei nostri clienti. Tuttavia dobbiamo rispolverare il marchio, agendo su tutti gli elementi attorno al menu aumentando dunque il clima napoletano, portando un po' di "confusione" partenopea con tanta verità dietro».



Atmosfera sì, ma prima di tutto gusto e qualità con il menu che rinnova completamente l'esperienza gastronomica di Rossopomodoro e che conferma ancora una volta la volontà e la capacità di essere sempre avanti con i tempi. Le grandi novità del menu consistono soprattutto nell'aver affiancato ai grandi classici intramontabili di Rossopomodoro, novità sia tradizionali che innovative. Da una parte infatti ci sono ancora più proposte tipiche della tradizione come il Baccalà fritto, gli Spaghetti alle vongole, Salsicce e friarielli, e dall'altra idee creative e nuove come gli impasti della pizza alternativi, quello alla canapa e quello ai cereali, così come nuove insalate di tendenza. Per "chiudere in bellezza il pasto" c'è la nuova carta dei dolci, che presenta una selezione di classici della tradizione napoletana come il babà, la pastiera e la delizia al limone e nuove golosità come la Ciottolosa, una fonduta di cioccolato fondente in cui si possono inzuppare frutta selezionata di stagione e i fragranti Scugnizzi (frittelle cosparse di zucchero, preparate con l'impasto delle tipiche graffe napoletane).



E poi non può mancare il caffè, il rito partenopeo per eccellenza, che trova nella nuova visione di Rossopomodoro un ruolo da protagonista. Sia nel menu, dove emerge in una lunga serie di proposte, a partire dal tradizionale espresso, fino a creme, dolci e semifreddi tra cui il “Caffettuccio”, panna cotta al caffè e pistacchi di Bronte, il “Bufarotto”, caffè con crema di latte di Bufala, panna e cioccolato fondente, e la “Tazzulella”, un piccolo tiramisù alla nutella; sia nello stesso locale, dove viene preparato in tutte queste varianti in una nuova area "caffetteria".



«Oggi in Italia abbiamo oltre 45 location tra gestione diretta e franchising - ha aggiunto Colombo - più 10 ristoranti a Londra e siamo presenti in tutti gli Eataly (dove gestiamo la parte pizzeria) in Italia e nel mondo per un totale dunque di circa 80 locali complessivamente. Noi continuiamo a puntare sulle materie prime, uguali in tutti i locali di tutto il mondo; e poi ci sono i pizzaioli, tutti originari di Napoli, non ammettiamo deroghe su questo. Siamo pronti ad iniziare un nuovo capitolo della storia di Rossopomodoro, una storia che non può che essere raccontata in Italia e nel mondo dall’unico marchio che vanta così tanta popolarità ovunque. È la storia di una tradizione unica e di una città meravigliosa che, in questa epoca più che mai, attrae e fa tendenza. Da oggi, entrare a Rossopomodoro vuol dire sentirsi “come un giorno a Napoli"».


Franco Manna

«Siamo una delle realtà italiane di ristorazione più solide e longeve - ha detto Franco Manna - e questo lo dobbiamo alla nostra capacità di alzare sempre l'asticella della qualità, della creatività e dell'innovazione, pur restando fedeli alla tradizione e senza aver perso mai un grammo della nostra passione napoletana».

Per informazioni: www.rossopomodoro.it

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