Le Sirenuse compie 70 anni. La magia senza tempo di Positano

Una storia che nasce nel 1951 e che continua oggi a tramandare l’arte della grande hôtellerie italiana, grazie alla guida, allora come adesso, della famiglia Sersale. 58 le camere che si affacciano sulla terrazza

11 marzo 2021 | 11:36
In questo momento in cui il turismo è nella morsa della pandemia, è bello festeggiare un importante traguardo in attesa, finalmente, di poter tornare a viaggiare. Così l’hotel Le Sirenuse di Positano (Sa), meta di star hollywoodiane, capi di stato e scrittori che ha contribuito in prima persona a costruire il mito glamour e internazionale della Costiera Amalfitana, compie 70 anni.

Una storia che nasce nel 1951 e che continua oggi a tramandare l’arte della grande hôtellerie italiana, grazie alla guida, allora come adesso, della famiglia Sersale.


Una storia che nasce nel 1951

Una storia affascinante come la sua location
Un tempo villa estiva dei Marchesi Sersale di Napoli, Le Sirenuse si chiamava Villa Giulietta e era il buen retiro dal caos della città, una dimora di famiglia affacciata sul mare di Positano dove riposarsi e ritemprarsi. 70 anni di storia che ripercorrono anni difficili e anni meravigliosi per l’Italia e la Costiera Amalfitana, e in particolare per la piccola città di Positano, che, da luogo inesplorato e misconosciuto, divenne meta di artisti, scrittori, uomini politici e capi di Stato. Da palazzo privato della famiglia Sersale, costruito intorno al 13° secolo, durante la Seconda Guerra Mondiale Le Sirenuse si trasforma in un vero e proprio rifugio per i tre fratelli Sersale, Anna, Aldo e Paolo, che iniziano a passare sempre più tempo a Positano.

Nel 1944, l’allora appena venticinquenne Paolo, viene persino eletto sindaco di Positano, carica che ricopre per i successivi sedici anni. Un anno prima, lo sbarco degli alleati a Salerno e la presa di Napoli; Positano viene fatta sede dei campi di riposo per gli ufficiali alleati britannici e americani, grazie all’accoglienza e all’apertura di case private, tra cui Villa Giulietta dei Sersale. Negli anni successivi alla fine del conflitto, il nome di Positano inizia dunque a essere sempre più sinonimo di meta turistica. Tra i primi a comprendere che la selvaggia bellezza mozzafiato del posto avrebbe catturato l’interesse di viaggiatori colti e ne avrebbe fatto un luogo da sogno per qualsiasi turista, i Sersale. Fu così che si decide di trasformare la villa di famiglia in hotel. Nel 1951, Paolo ingaggia l'architetto romano Luigi Orestano e gli affida l’opera di riunire i due edifici separati della villa in un'unica struttura. Così nasce Le Sirenuse.

58 camere in armonia con la storia della Villa
La residenza estiva dei Sersale da allora continua a ospitare personaggi illustri, attori, scrittori, artisti, e si è ampliata fino a offrire 58 camere, pur mantenendo, inalterato, l’allure di lussuosa dimora privata. Nel corso degli anni la struttura è cresciuta e, dopo il rientro dall’estero di Franco Sersale, negli anni ’90, ha subito un’importante ristrutturazione, che ha compreso anche un restyling della terrazza della piscina e del ristorante La Sponda. A prendere in mano le redini dell’hotel, dal 1994, Antonio Sersale, figlio di Franco, che dopo studi a Losanna e un imprinting lavorativo che lo ha portato in alcune delle strutture alberghiere più prestigiose al mondo, rientra a Positano per infondere di ulteriore linfa l’albergo di famiglia, divenendone direttore nel 1999. Mentre le due figlie di Paolo, Giulia e Marina, proseguono a loro volta la storia della famiglia: la prima è responsabile delle piante e fiori delle terrazze e dei ristoranti della struttura, mentre Marina e il marito Sebastian, hanno creato le fragranze e i prodotti della gamma Eau D’Italie, lanciata nel 2004.

Di generazione in generazione
Oggi ad Antonio e alla moglie Carla, ideatrice dell’Emporio Le Sirenuse, esclusivo brand di moda, si affiancano i figli Aldo e Francesco, il primo professionalmente coinvolto nella gestione dell’hotel e il secondo in quella dell’Emporio. «La storia de Le Sirenuse dura da tre generazioni, un sogno tramandato di padre in figlio che oggi vede i più giovani dei Sersale ritornare alle proprie origini e investire in un territorio meraviglioso e variegato, ricco di bellezza e umanità, un posto che noi tutti chiamiamo casa», commenta Antonio Sersale.

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Alberto Lupini


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