Terrazza Calabritto Successo garantito anche a Milano

A Napoli il locale viaggia a gonfie vele, ma il “fratello”, nel capoluogo lombardo, non è da meno grazie ad una strategia che converte la “napoletanità” dei piatti in uno stile più milanese

23 luglio 2019 | 18:42
di Vincenzo D’Antonio
Ne scrivemmo nello scorso mese di marzo della sede napoletana di Terrazza Calabritto, facendo riferimento anche alla sede milanese di recente in funzione in Viale Monte Grappa. Ed anche a Milano, facilmente comprensibili i motivi, questo ristorante sta riscuotendo un grande successo. Per argomentare il perché di tale vistoso successo con sala sempre piena e prenotazione obbligatoria de facto, ricorriamo alla saggezza oraziana: “est modus in rebus”.


Pesce di qualità servito a Terrazza Calabritto

E così è. Vincenzo Politelli, patron dell’azienda insieme con suoi parenti, comprende che solo due sono gli errori da evitare nell’avviare la sede di Milano: né può fare fotocopia precisa e perfetta della casa madre di Napoli, né, all’esatto opposto, può completamente ignorare il framework di Napoli ed inventare il “tutto nuovo, tutto diverso”. E quindi con saggezza, i due suddetti errori agevolmente evitando, a fronte di un’oculata scelta di vita che lo porta praticamente a dimorare a Milano, il prode patron rimodella Terrazza Calabritto riuscendo a mantenere la mediterraneità della cucina che impronta la sede di Napoli, con immissioni di stili di sala che generano il Crudo Cocktail Bar. Non per nulla siamo a due passi dal cuore della movida milanese.

Irrinunciabile l’invarianza dei fornitori/partner e della solidità della brigata di cucina che si alterna nelle due sedi. Pertanto cucina di mare, interpretata secondo il concetto solido che quanto più la materia prima è fresca e di qualità, tanto meno vi è necessità di manipolazioni in cucina. Insomma, la cucina intesa come un opportuno transito per pesci e crostacei dal mare alla tavola. Transito breve volto a rendere “piatto da raccontare” un insieme di ingredienti: cibo per il palato e per la mente e, per quanto evocatore di ricordi, anche del cuore.

Interessanti, dal forte impatto scenico, i vermicelli alla granseola serviti nel carapace del crostaceo. Imperdibile, meriterebbe da solo la visita, il classico aglio, olio e peperoncino così saporitamente contaminato dai profumi del mare e dalla inusuale consistenza di formaggio. Ottima la tartare di pesce in guazzetto tiepido. Di grande bontà i dolci. Carta dei vini che sottende un grande lavoro ed una robusta competenza. Servizio inappuntabile.

Per informazioni: terrazzacalabritto.it

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