Una terrazza gourmet spalancata al cielo delle Marche
La costa marchigiana è famosa per la Rotonda a Senigallia, per il Monte Conero e per la Riviera delle Palme. Che comincia da Grottammare. Direi dall’Attico sul mare
07 luglio 2019 | 15:57
di Carla Latini
Lo staff del ristorante L'Attico sul Mare
Insieme producono nuovi menu e affinano quelli datati. Da quassù la vista ha i colori accecanti della sabbia pettinata e del mare che spumeggia accogliente. Un mare sereno, quello che amano i bambini. Simone ha sorrisi generosi; mette a proprio agio. Sara gioca l’arma vincente della sua competenza in fatto di vini, dei suoi viaggi e dei suoi occhi azzurri. Ci lasciamo guidare dentro il menu Contemporaneo, ma prima ci sono tre entrée fuori programma: Oliva fritta alla sambenedettese, Chips di riso cotto nel nero di seppia, patate e cozze, Foie gras di merluzzo, gelatina Campari, scorza di arancia e tartufo. Si comincia con le mani, sbocconcellando la pagnotella di farina semintegrale macinata a pietra, i Grissini alle alici di San Benedetto e la Sfoglia di pomodoro, basilico e maggiorana.
Simone e Sara Marconi
Racconta Simone che ad ogni stagione c’è una versione diversa dell’ostrica. Lo scorso anno cacio&pepe, quest’anno in potacchio. Piatto spinto, coraggioso nell’abbinare l’ostrica al pomodoro crudo. La contaminazione complice fra mare, monti e collina si impone quasi ad ogni piatto. È creata con esperienza e non lascia nulla al caso. Lo chef Tommaso Melzi sa bene fin dove può arrivare e anche dove mettersi in pausa. La scrippella ‘m bussa gallina e gallinella ripropone mare e terra in un piatto che si può scegliere come mangiare. Tre bocconi brodosi unici. Oppure rompete tutto e godete come foste in trattoria. Cucchiaio dopo cucchiaio. Intanto Sara ci fa bere al calice.
È Sara ad occuparsi della cantina
Ci porta in un viaggio che parte dalla Borgogna, passa per la Sicilia e finisce in Franciacorta per poi tornare in Francia. Fidatevi di questi occhioni itineranti, di questo naso e di questo palato sensibile. Una bellissima donna con la valigia pronta per andare, conoscere e riportare. Un piatto di pasta secca ci tiene ancora in bilico acrobatico fra montagna e pescato del giorno. Con gli Spaghettini della Signora dei Sibillini al pomodoro in bianco con ciccioli di rombo e rucola selvatica. Il menu che stiamo degustando include Espresso manzo e scampo caramellato all’istante e l’Insalata alla griglia con sensazione di scampo arrosto. L’altro menu si chiama Classico e racconta piatti datati che hanno segnato la nascita dell’Attico. Dai primi anni audaci, a quelli moderati, alla maturità raggiunta ora.
Nel Classico, Simone ci fa tuffare alla ricerca dei Bombetti del Sottobosco. Li scoviamo e vince il mare, poi però prevalgono porcini e salvia. E non vince nessuno. Il dessert è il Tiramisù del marinaio e la piccola bella pasticceria. Simone la racconta così: Biscottino di mandorle e anisetta, Cioccolatino fondente al rum e prezzemolo, Bigné ripieno di crema limone e te matcha. Saliamo sulla torretta a guardare meglio negli occhi cielo e mare. Il sole è alto e la spiaggia risuona di persone felici. Dall’Attico tutto - vista, udito, olfatto e gusto - assumono un’altra percezione. Sarà il vento? Simone e Sara lo tengono a busta paga mezza giornata e la sera tocca alla luna e alle stelle.
Per informazioni: www.atticosulmare.it
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