Trattoria Casottel In cucina “la” Isa e il suo estro

Trattoria Casottel sorge in una vecchia cascina alle porte di Milano. Percorrendo qualche centinaio di metri si entra in autostrada, ma a pochi passi c’è anche la fermata Porto di Mare della metropolitana, linea gialla

24 marzo 2018 | 16:53
di Claudio Riolo
E si può arrivare comodamente da piazza del Duomo e da qualsiasi parte della città in breve tempo, in auto o con i mezzi pubblici. Sulla strada distinguerete la vecchia cascina, isolata; l’atmosfera sembra quella di 400 anni fa quando sostavano carrozze e cavalli.


Isa Rebecchi

All’ingresso l’ampio bar, con bancone e accogliente semplicità; le due salette sono foderate di finto legno, stufette, ampio camino, tavoli rustici e tanta sobrietà rassicurante. Cucina di casa, che più tradizionale non si può, servizio cortese, anche giardino per l’estate. Vi accoglie sorridente e un po’ ironica la proprietaria, signora Isa Rebecchi, mantovana; qui da 25 anni, racconta di personaggi famosi che si sono ritrovati alla sua tavola, confusi fra la gente comune.

Il menu cambia ogni giorno secondo estro e borsa della spesa. Segnalo, in primis, alcuni capisaldi della milanesità: la Cassoeula con maiale e verza, il piatto più tipico della tradizione lombarda e milanese. Dovrebbe essere servito in tavola per il giorno dei morti, primo novembre, ovvero il capodanno celtico. La cucina milanese tende anche a recuperare parti meno nobili, come la trippa e l’osso buco; questo, dal garretto di vitello; si abbina al risotto grazie all’ottima produzione in Lomellina, e alla polenta, in versione morbida o più consistente.



E grazie a quest’oro in tavola ci siamo meritati l’appellativo di polentoni. Continuiamo con il menu: Ravioli chiaramente fatti in casa, con zucca o ricotta e spinaci; Gnocchi al sugo o al burro; polenta morbida e brasato; stinco di maiale; carne alla griglia e ai ferri; cipolle in agrodolce. Da non perdere le patate arrosto («non ho neppure la friggitrice», ricorda la Isa;) e la Cotoletta alla milanese, davvero super. Dolci della casa: Sacher, Strudel, Crema zabaione, Torta di mele. Pochi ma buoni, con etichette note, i vini lombardo piemontesi: Gutturnio, Bonarda, Barbera Oltrepò, Freisa e Dolcetto. Aperta a pranzo e cena, chiusa martedì.

Ambasciatore delle Arti: Isa Rebecchi consiglia la visita alla Basilica di San Carlo dedicata a San Carlo Borromeo, in corso Vittorio Emanuele. I Servi di Maria padri David Maria Turoldo e Camillo De Piaz fondarono l’adiacente libreria.

Per informazioni: www.trattoriacasottel.squarespace.com

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