Triglia porta i sapori di mare nel cuore dell'Irpinia
La cucina tradizionale irpina è, come suole dirsi, terragna. Ma in una società dove le distanze si riducono, può e deve starci un’adeguata offerta di cucina di mare anche nell’entroterra
06 marzo 2019 | 10:11
di Vincenzo D’Antonio
Approvvigionamenti meticolosi e affidabili, con prevalenza del pescato nel mare Cilentano. Il locale, in centro città, è luminoso, ben arredato, con cucina a vista. I menù suggeriscono anche una successione di soli doviziosi antipasti.
Si comincia con una deliziosa Montanarina al ragù di mare. A seguire, polpo e rapa rossa. Appropriati i recipienti, pani e grissini fatti in casa, con utilizzo di semole e farine locali.
Pregevole la carta dei vini, corretto servizio al calice. I grandi vini irpini in prevalenza, ma anche ottime etichette del resto d’Italia e della Francia. Memorabili per consistenza ed armonia di sapori le pappardelle fatte in casa al ragù di totani con grattugiata di cacioricotta di capra. Delicata la triglia con fagioli e scarole. Ottimi anche i dolci.
In funzione della qualità che giunge in tavola, il conto è lodevolmente modico.
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Alberto Lupini