Viaggio nell'Abruzzo dei D&B Come le locande di una volta

La nuova formula prevede di andare a dormire in strutture ricettive con ristorante per potersi concedere una cena fuori casa. Gli imprenditori sono pronti a cavalcare la tendenza

13 novembre 2020 | 06:40
di Vincenzo D’Antonio
Per qualche tempo ancora, ed è naturale e corretto che sia così, la definizione di D&B necessiterà opportunamente di spiegazione. Proviamo a darla senza che assuma sacralità alcuna. D&b è ristorante che ha anche camere. Pertanto i clienti che si recano a cena (dinner) in questo ristorante, possono gioire al meglio dell’esperienza in quanto a cena conclusa non devono rimettersi in viaggio per tornare alle loro case, bensì fruiscono delle camere (bed) per il riposo notturno, e della colazione l’indomattina. Quelle strutture insomma, dove, dato per acclarato l’elevato standing qualitativo sia del ristorante che delle camere, vi è comunque un ruolo di vettore trainante dell’oggetto bianco tovagliolo a fronte del ruolo complementare ancorché necessario dell’oggetto bianco lenzuolo.


Viaggio nell'Abruzzo dei D&B

La realtà dei D&B
D&B di qualità, meritori di menzione e di racconto, ce ne sono all’incirca un paio di centinaia nel nostro Belpaese. Rari i D&b in città, rarissimi nelle grandi città, la loro diffusione prevalente è nell’Italia dei piccoli borghi, quell’Italia che se bene si attrezza e se argutamente legge ed interpreta sapientemente il nuovo scenario determinato dalla pandemia, può responsabilmente divenire il propulsore della Rinascita del Paese. Ci viene voglia, sana e gagliarda la curiosità che ci pervade, di osservare da molto vicino questi D&B. Probabilmente, a valenza identitaria acquisita, con snellezza digitale e con savia assenza di lacciuoli burocratici, questi D&B, per il beneficio dei patron, dei clienti ed anche degli altri stakeholders, andranno scientemente a costituire rete.

Viaggio in Abruzzo
Cominciamo dall’Abruzzo dove abbiamo individuato tre D&B, tutti e tre in provincia di Teramo: Hotel Zunica 1880 a Civitella del Tronto, Hotel Lucia a Giulianova, D.One a Roseto degli Abruzzi. Molto piacevoli ed interessanti le conversazioni con i tre patron, rispettivamente: Daniele Zunica, Paolo Di Gregorio, Nuccia De Angelis.


Cominciamo con Daniele Zunica, patron del D&B di Civitella del Tronto

E’ nato prima Hotel Zunica 1880 o prima Civitella del Tronto?
Prima Civitella del Tronto, fondata intorno all'anno 1000 con il fenomeno dell'incastellamento.

E invece Zunica? Mi sembra che l'anno di nascita dell'attività sia anche nella ragione sociale, o mi sbaglio?
Il palazzo è di proprietà della mia famiglia sin dal 1642, poi si trasforma in locanda con alloggiamento nel 1880, dopo l'Unità d'Italia del marzo 1861.


Daniele Zunica

Ecco, locanda con alloggiamento. quasi un D&B ante litteram...
Si, il mio bisnonno Antonio aprì le porte del palazzo per necessità economica in quanto lo stato unitario, per il semplice fatto che ideologicamente il mio avo era sempre rimasto fedele a Francesco II (detto Franceschiello), gli confiscò tanti beni immobili che creavano reddito.

E dalla minaccia del minor reddito nacque l'opportunità del business dell'ospitalità. Da quando tempo sei tu a condurre l'attività ?
Ufficiosamente amministro la società di famiglia dal 1992, ma a tempo pieno nel ristorante con camere dal 1998.

Ci siamo, ristorante con camere, ergo D&B! Ci sono tovaglioli e lenzuola e non lenzuola e tovaglioli. Insomma, prevale il business del ristorante su quello delle camere?
Siamo conosciuti come ristoratori! Il ristorante si tramanda da quattro generazioni. Poi abbiamo anche 16 camere.

E quindi ti ci vedi coerentemente in questa nuova tipologia di ospitalità che abbiamo denominato D&B - Dinner & Bed?
Si, moltissimo! In questo momento particolare le camere sono di supporto al ristorante, visti i decreti del governo.

Ma pensi che il fenomeno D&B sia passeggero, figlio delle restrizioni cagionate dal Covid-19 oppure nel D&B vedi una nuova modalità di offerta particolarmente attrattiva per l'utenza post pandemia?
Sono stato lesto ad individuare, lo dico scherzosamente, il problema demografico italiano, e pertanto ho cominciato a proporre un “pacchetto” bellissimo che bypassa il decreto: "Love and food in the romantic village", che sta funzionando alla grande! Ad ogni modo, sì, le camere, anche in considerazione delle restrizioni del codice della strada, sono sempre più  indispensabili per i gourmet.

Quindi, guardi al D&B come proposta lato offerta atta a conquistare domanda crescente?
Sicuramente è un format che funziona, soprattutto nei borghi storici che esprimono romanticismo e benessere.

E ci vedresti una rete di D&B, nulla di burocratico, tutto molto snello, atto a far conoscere le strutture D&B esistenti e per ciascheduna di esse le caratteristiche salienti e le informazioni utili?
Si, perché ci necessita stare insieme, metterci in rete e fare sistema. Oltre a dare un servizio ai clienti, gli diamo anche la possibilità di conoscere luoghi di un Italia "minore" con bellezze da scoprire e con una natura incontaminata.

Hai già in mente un evento particolare che svolgerai nel D&B?
Stiamo pensando ad iniziative in collaborazione con i nostri colleghi abruzzesi ed anche di fuori regione per creare un piccolo indotto per la sopravvivenza. Inoltre, ed ho piacere a dirlo, per i 10 anni del riconoscimento Unesco alla Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità, vogliamo organizzare un evento ed essere nei circuiti nazionali.

L'esperienza di Paolo Di Gregorio
Ci si accomiata da Daniele Zunica e ci rivolgiamo a Paolo Di Gregorio, patron del D&B di Giulianova.


La famiglia Di Gregorio

Paolo, ci racconti le caratteristiche salienti del tuo locale?
Il nostro ristorante è aperto dal 1971. Lucia, che dà il nome al locale, era mia nonna che insieme a mio padre Roberto e a mia madre Claudia diede inizio all'attività. Ora, insieme ai miei genitori, ci siamo mia sorella ed io. Quindi siamo alla terza generazione. Il ristorante si basa sull'offerta del pescato giornaliero dei due mercati ittici di Giulianova e San Benedetto del Tronto. Lo stile di cucina parte dai classici con dei tocchi moderni.

Siete aperti tutto l'anno?


Quante camere avete?
Abbiamo 25 camere.

Agevolmente presumo che la massima percentuale di occupazione sia nella stagione estiva. Negli altri 8 mesi che percentuale di occupazione avete mediamente e per quale tipologia di clientela?
Negli altri 8 mesi viaggiamo al 50% di occupazione, ed è praticamente tutta clientela business che conoscendo il nostro ristorante ne approfitta per pernottare.

Quindi, a dirla con questa cosa simpatica dei due oggetti bianchi "lenzuolo e tovagliolo", è il tovagliolo che traina il lenzuolo e non viceversa?
B
eh sì nel mio caso certamente.

Come ti stai attrezzando per lo scenario post pandemia? Azzardo io la data della Primavera 2021, nuova normalità: come sarà il cliente e come sarà il tuo D&B?
Il cliente sarà sempre più attento alle procedure di sanificazione e al modo di proporle, con sempre più naturalezza al punto che non ci faremo più caso. Per noi non cambierà molto, nel senso che il ristorante ha fatto sempre da traino al nostro hotel, sicuramente sarà una leva in più da sfruttare visto che prima, io stesso, non vedevo le potenzialità del D&B al di fuori della stagione estiva e delle festività. Quindi D&B non solo per il business ma anche per leisure.

Pensi di impostare una comunicazione nuova, a partire dai social, adoperando proprio questo nuovo acronimo D&B?
Beh sì, mi è piaciuto da subito e sto pensando a come impostare la comunicazione social partendo proprio da D&B.

E ci vedresti una rete di D&B, nulla di burocratico, tutto molto snello, atta a far conoscere le strutture D&B esistenti e per ciascheduna di esse le caratteristiche salienti e le informazioni utili?
Direi proprio di sì. Dalla mia piccola esperienza, aldilà di questo dpcm, sono in crescita i clienti che cercano la possibilità di dormire dove hanno cenato. Nell'immediato stiamo preparando dei pacchetti D&B per il week end. In futuro vorremmo integrare l'offerta con visite in aziende vinicole e di prodotti tipici del territorio per attirare un cliente interessato alla nostra terra. Un'altra idea sarà quella di organizzare cene a tema con ricorrenza mensile, magari con chef ospiti dall'esterno. Insomma, caro Vincenzo, una rete che connetta i D&B è uno strumento di cui dotarsi.

L'esperienza di Nuccia De Angelis
Ci si accomiata da Paolo Di Gregorio e last but not least ci rivolgiamo a Nuccia De Angelis, patronne del D&B di Roseto degli Abruzzi.

Dove sei di preciso in Abruzzo?
Noi siamo a Montepagano, un antico borgo in provincia di Teramo.


Nuccia De Angelis

Ci racconti le caratteristiche salienti del tuo locale?
Innanzitutto il format. Si tratta di un ristorante diffuso. Non un unico ambiente dove cenare, ma diversi ambienti collocati nelle immediate vicinanze della struttura principale. Tra questi ambienti abbiamo anche il Noi Due, un privé con un solo tavolo per due persone, il tutto immerso nel centro storico del borgo.

E potrebbe mai una cena romantica avere degno seguito in luogo distante da dove si è cenato?
Certamente no ! E difatti siamo un D&B! Attualmente abbiamo disponibili solo 7 suite che ben presto diverranno 15.

Siete aperti tutto l'anno?
Siamo chiusi nel mese di gennaio.

Presumo che la massima percentuale di occupazione sia nella stagione estiva. Negli altri sette mesi che percentuale di occupazione avete mediamente e per quale tipologia di clientela?
Sicuramente d'estate la richiesta è maggiore, ma lavoriamo molto bene anche nelle altre stagioni, a varianza di tipologia di clientela: in estate più stranieri, nelle altre stagioni clienti locali e di regioni limitrofe.

Quindi è il tovagliolo che traina il lenzuolo e non viceversa?
Nel nostro caso si, è il tovagliolo che funge da vettore trainante.

Come ti stai attrezzando per lo scenario post pandemia ? Primavera 2021, nuova normalità: come sarà il cliente e come sarà il tuo D&B?
Di sicuro stiamo meditando molto. Le nostre promozioni saranno diverse dal passato. Idee nuove per attrarre nuovamente clienti che la pandemia in qualche modo ha cambiato. I clienti saranno più attenti a tutte le misure di sicurezza anche quando il periodo pandemico sarà passato (speriamo presto) e saranno sicuramente attratti da nuove proposte.

Pensi di impostare una comunicazione nuova, a partire dai social, adoperando proprio questo nuovo acronimo D&B?
Assolutamente si! Mi piace davvero tanto l'idea.

E ci vedresti una rete di D&B, nulla di burocratico, tutto molto snello, atta a far conoscere le strutture D&B esistenti e per ciascheduna di esse le caratteristiche salienti e le informazioni utili?
Deve esserci una rete con imprenditori pronti a collaborare, magari con dei percorsi studiati appositamente per consentire al cliente di visitare luoghi diversi, ma con un’accoglienza che abbia le stesse caratteristiche, Qui in Abruzzo abbiamo la fortuna di poter raggiungere in poco tempo mare, collina e montagna. Creando una rete di D&B si potrebbe far vivere al cliente un itinerario esperienziale diversificato.

Nuccia, hai già pianificato qualche evento a tempo breve, una promozione particolare?
Partendo dal presupposto che sia il tovagliolo ad attrarre, stiamo pensando ad una serie di eventi che possano suscitare la curiosità dei clienti. Quindi cene a più mani con colleghi stellati del nostro chef e poi cene sotto le stelle tra gli ulivi del nostro oliveto. Prevista anche una cena con la presenza di una artista che dipinge con il vino. Inoltre sto organizzando un photo contest che attiri fotografi del mondo food.

Quanta competenza, quanta passione e quale inebriante ottimismo si palesa in Daniele, Nuccia e Paolo!

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