Villa Selvatico riparte con il cuoco stellato Alessandro Rossi

Nella Marca Trevigiana, a Roncade, tra Treviso e Venezia, ha riaperto il ristorante Villa Selvatico, una villa di inizio novecento circondata da alberi secolari dove vivere non una cena, ma un’esperienza gustativa

13 giugno 2018 | 17:34
di Lina Pison
Dove abbandonarsi a momenti di autentico benessere e relax coccolati dalla cucina del giovanissimo cuoco Alessandro Rossi. Decidere di provare i suoi piatti è come intraprendere un viaggio, in cui i sapori della sua terra d’origine, la Toscana, si mescolano con gli ingredienti e le tradizioni della cucina veneta. Classe 1991, vanta già una stella Michelin nel ristorante fiorentino La Leggenda dei Frati. Cucina originale, ma mai sopra le righe.


Benvenuto dello chef

Le tre salette, una al piano terra, protetta dai Beni culturali, e due al primo piano, sono piccoli scrigni di liberty veneto con stucchi veneti alle pareti, lampadari di vetro di Murano e qualche pennellata di contemporaneità data dalle comode poltroncine di design e, specie al piano terra, da tele dell’artista trevigiano Rijo, con i suoi divertenti e colorati animali. 6 le camere arredate con gusto per un piacevole pernottamento immersi in un’atmosfera di quiete e charme.


Club sandwich di fegatini

Alessandro Rossi è un cuoco che, nonostante la giovane età, può già vantare una carriera di successo. La sua cucina è improntata sulla tradizione, con influenze classiche e forti venature creative, concentrata sulla ricerca di forme e consistenze e una grande attenzione per la qualità delle materie prime. Punto fermo di Alessandro Rossi è la sua brigata, sei ragazzi con cui lavora da tempo. Preziosa la collaborazione con il sous chef Luca Grimaldi, a fianco dello chef dai tempi della Leggenda dei Frati, che vanta un fitto curriculum di esperienze anche all’estero, Nord Europa e Stati Uniti.



Il menu è un omaggio alla cucina toscana, insita nel dna di Alessandro Rossi, ma che esplora con disinvoltura e curiosità la tradizione veneta e le sue eccellenze. L’inizio pasto è un biglietto di presentazione dello chef, che saluta la Toscana con una serie di appetizer tra cui il finto pomodorino ripieno di pappa al pomodoro, un wafer di arachidi con crema di rapa bianca, rapa rossa, kiwi fermentato e polvere di levistico, una spuma di pecorino di Pienza, arancia, lamponi ed erbe spontanee, una cialda di rapa rossa con ravanello marinato e pecorino di Pienza in crema. E c’è ancora tanta Toscana nel cestino del pane, a base di tre farine, bianca, rimacinata a pietra e integrale, a lievitazione naturale servito su pietra di sale calda, grissini, panini all’olio, pane integrale e una focaccia ai sette cereali senza sale che arrivano accompagnati dal lardo di Colonnata lavorato come se fosse una salsiccia ed olio toscano.


Piccoli ravioli del plin, basilico, pomodoro, burrata

Tra gli antipasti Riccio & Riccio con cuore di lattuga osmotizzato all'acqua tonica, maionese di aglio nero e polpa di riccio cruda da mangiare con le mani servita con un tovagliolo intriso in un infuso di anice stellato, limone e menta; Astice, coniglio, pesca; Rognone, piselli, ravanelli, sesamo nero e ostrica con a parte granita di gin tonic e foglia di erba ostrica per sgrassare, dare freschezza e ricordare l’aroma dell’ostrica e Club sandwich di fegatini, uno dei piatti più rappresentativi dello chef Rossi.


Tortello di carbonara, seppie e piselli

Come primo, Piccoli ravioli del plin, basilico, pomodoro, burrata, Spaghettoni Gerardo di Nola, gamberi rossi, limoni alla brace con la nota amara e fresca dell’agrume a fare da contrappunto al piatto e Tortello di carbonara, seppie e piselli. Per secondo Agnello, aglio orsino, senape in grani, spugnola e foglia di rapa rossa, Maiale e carciofi dove la sella di maialino di Cinta Senese viene cotta a bassa temperatura per 28 ore dopo una marinatura di 3, Piccione, rape e pop corn e Rombo con latte di cocco e tapioca. Il predessert è una Piña colada con ananas cotto in pepe di cayenna, limone e menta, accompagnato da un sorbetto di piña colada e una spuma al cocco. Per dessert Fragole, babà, gelato al sale e piccola pasticceria.

Oltre alla carta, il cuoco ha approntato tre menu degustazione, uno da 5 portate a 60 euro, uno da 7 a 75 euro, e uno da 9 a 100 euro, vini esclusi.

foto: Lido Vannucchi

Per informazioni: www.relaisvillaselvatico.com

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