A Cornaredo una scuola alberghiera In cattedra sale anche Oldani

26 settembre 2017 | 14:53
Una scuola alberghiera può cambiare faccia ad un quartiere periferico. Se poi si decide di portare lì, in cattedra, uno di quei cuochi stellati che non pensa solo a cucinare o ad apparire in tv ma a sfruttare la cucina come mezzo di sostegno sociale allora la ricetta è quella vincente e fa crescere l’acquolina in bocca pensando a cosa potrebbe essere la diffusione di un’Università dell’Accoglienza. La scuola alberghiera in oggetto è il Frisi, il quartiere periferico è quello milanese di Cornaredo e il cuoco che salirà in cattedra è Davide Oldani.



L’incontro decisivo per la nascita della scuola è avvenuto due anni fa e lunedì 25 settembre ecco il taglio del nastro della scuola associata all’Istituto statale di Milano e aperta nel Paese di Oldani e del suo ristorante D’O. All’alberghiero «Olmo» il cuoco sarà mentore per gli studenti e terrà lezioni anche per gli insegnanti. «Di più - ha detto lui al Corriere della Sera - sto dedicando molto tempo a questo progetto della scuola. L’idea è formare cuochi con una doppia preparazione anche sui mestieri artigianali, dal panettiere al macellaio. La formazione punterà sulla conoscenza dei prodotti italiani e sulla pratica in cucina, a partire dagli strumenti».

La scuola sta già per avviare quello che viene chiamato ristorante didattico e che si aprirà alla città ogni giovedì. Un luogo dove Oldani conta di passare spesso anche grazie alla vicinanza con la sua casa professionale per dare suggerimenti preziosi ai suoi allievi. A questi Oldani conta di trasmettere la sua esperienza di un ristorante che a 14 anni dall’apertura è un’azienda con venti persone, ed è diventato anche una case history studiata all’università di Harvard come ha tenuto a ricordare Oldani stesso.

La scuola dove il cuoco milanese sarà protagonista parte con 4 classi, cento studenti in tutto, divisa grigia, abito e tailleur per le ragazze. «Un istituto professionale dove si respira l’aria di un college - dice il preside Luca Azzollini - e per il quale abbiamo selezionato gli studenti più motivati, guardando alle pagelle, media del 7 per entrare. La collaborazione con Oldani poi farà la differenza. La sua squadra sarà nelle nostre aule e laboratori, gli studenti svolgeranno il tirocinio al D’O e anche i professori avranno una formazione di eccellenza».

Per l’inaugurazione, un nuovo piatto che lo chef ha dedicato ai suoi studenti: «Sarà una “carta da mangiare”, a base di semi di lino, canapa e cotone»

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Alberto Lupini


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