Balneari fuori dalla Bolkestein Accordo trovato in Senato

La buona notizia per gli stabilimenti balneari italiani arriva dopo mesi di incertezza: è stato raggiunto in Senato un accordo che prevede l’esclusione del comparto dalla direttiva Bolkestein per i prossimi 15 anni

17 dicembre 2018 | 16:18
Tutto, dunque, resta com’è, almeno fino al 2033. La normativa europea che prende il nome dal commissario per il Mercato interno dell’Unione europea, Frits Bolkestein, fu emanata nel 2006 e recepita dall’Italia nel 2010. Lo spauracchio per i balneari (così come per gli ambulanti) era rappresentato sostanzialmente dalla liberalizzazione dei servizi, che ha portato, nel nostro Paese come negli altri Stati membri, all’abolizione del rinnovo automatico delle concessioni, con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di installare ovunque le proprie attività. Un'opportunità, forse, ma senz'altro anche un rischio concreto per lo Stato stesso, che avrebbe potuto privarsi di beni che, viceversa, se gestiti in maniera più adeguata, potrebbero garantire entrate più consistenti di quelle attuali. Un argomento complesso e delicato, di cui abbiamo abbiamo già avuto modo di occuparci nelle scorse settimane.



Per molti titolari di aziende balneari, poi, l'entrata in vigore della Bolkestein avrebbe comportato la perdita della certezza d’impresa e del valore della stessa attività. Al loro fianco si è sempre schierato anche il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che oggi commenta così l’intesa raggiunta in Senato: «Era una mia priorità su cui ho messo la faccia e mi sono battuto. Oggi posso finalmente dire che per il mondo balneare siamo riusciti a muovere qualcosa e portare a casa la prima vittoria. Abbiamo raggiunto un obiettivo, fondamentale, in quanto ci consentirà di lavorare ancora meglio per trovare una soluzione definitiva e permetterà ai balneari di programmare le loro attività e fare gli investimenti che meritano. La partita però non si chiude qui - aggiunge - adesso il mio impegno è quello di proseguire il tavolo tecnico con le associazioni di categoria per prevedere l’uscita totale dalla Bolkestein. È una questione di dignità e di difesa del nostro Paese. La Commissione europea dovrà necessariamente capire le nostre istanze. Oggi abbiamo dimostrato all'Italia che questo Governo dalle parole passa ai fatti».

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Alberto Lupini


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