I camerieri curino di più il look Pulizia, ordine e rigore sono d'obbligo

Le mode di oggi rischiano di ingannare. Barba incolta e abiti "hipster" possono far pensare ad una poca cura dell'igiene. Questo in sala non è ammissibile, ecco perché i camerieri devono riacquisire un certo stile

18 maggio 2018 | 10:09
di Marco Reitano
Se è vero che nella ristorazione stellata o “di lusso” il look del cameriere è parte integrante del servizio e risponde a regole ferree e imprescindibili, è altrettanto vero che in tutto il resto della ristorazione si assiste ad un fenomeno di totale “anarchia”.



Sono tanto di moda: camicie a quadri stile hipster, bandane, t-shirt, grembiuli di ogni tipo e materiale, simil-giacche da chef, papillon, cravatte, cravattine, foulard, cappelli e molto altro. Per non parlare degli accessori come tatuaggi, orecchini, piercing, anelli e bracciali, barbe e baffi di ogni genere.

Va tutto bene, alcune mode sono belle, altre meno, ma poco conta, i gusti sono soggettivi e oggi il look del cameriere è parte integrante dell’intero format di un locale. Le regole base però non vanno mai e poi mai dimenticate: pulizia ed ordine sono fondamentali insieme ad abiti stirati e senza macchie.



Tra i tavoli, l’aspetto del personale è fondamentale e il messaggio principale che deve passare al cliente è quello di pulizia, ordine e rigore. Accettiamo tutte le mode ma se ben gestite e rispettose dell’ambiente in cui si lavora e delle aspettative che un cliente ha di pulizia e di servizio.

Quando ho iniziato a lavorare tanti anni fa, non era ammissibile presentarsi a lavoro con la barba incolta, tanto meno con qualche macchia sulla camicia, con un aspetto comunque poco curato che potesse lasciar trasparire un’igiene approssimativa. Vorrei esortare tutti i ristoratori a controllare maggiormente questo aspetto nelle proprie sale perché non solo i camerieri sono il biglietto da visita di un ristorante ma sono anche la loro cartina di tornasole.

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