Un cane che si morde la coda Troppe discussioni, bisogna agire

Il rilancio economico dell’agroalimentare e dell’Horeca italiani è nelle mani di tutti: ognuno dia il proprio unito contributo, con quella unità di intenti e di ritrovata solidarietà dopo i tragici giorni dell’emergenza

25 luglio 2020 | 10:50
di Rocco Pozzulo
Dallo scorso giugno si sono svolti a Villa Pamphili a Roma innumerevoli incontri del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali. Un “tavolo di confronto” sui progetti di ripresa del Paese, nell’ottica di un ritorno della normalità dopo l’emergenza Covid. Si è dibattuto del come poter uscire da questa situazione che io definirei senza mezze misure tragica per moltissime aziende e milioni di operai di ogni settore. L’incontro relativo alla ristorazione è avvenuto il 18 giugno, con gli appuntamenti dedicati all’agroalimentare e al turismo.



Il Governo ha voluto ascoltare le principali associazioni, federazioni e consorzi che rappresentano il food italiano. Che questo settore rappresenti una parte rilevante dell’interesse nazionale è indubbio, lo hanno ribadito lo stesso Conte e il ministro Teresa Bellanova. Il settore dell’agroalimentare italiano, a mio modesto avviso, è legato a doppio filo all’Horeca e alla nostra professione. Ritengo insostituibile e unico il nostro operato per la valorizzazione e la diffusione dei nostri prodotti italiani: solo se il Governo riuscirà a tenere in piedi nei prossimi mesi il settore della ristorazione potremo sperare il prossimo anno nel rilancio dell’alimentare.



Più volte la Federazione italiana cuochi ha ribadito che il nostro Paese potrebbe “sostenersi” del solo agroalimentare e del turismo grazie al suo patrimonio unico al mondo, purché, e lo ribadisco, ben supportato da tutti gli “attori” coinvolti: Stato, enti pubblici e privati, e anche noi come cittadini con i nostri acquisti e le vacanze consapevoli. La nostra Federazione, come sempre, si astiene dal fare polemiche o giudicare l’operato dei nostri governanti, questo periodo è assai tragico e difficile per tutti e ognuno dovrebbe, giustamente, contribuire con quello che sa fare meglio nell’interesse comune.

Il rilancio economico dell’agroalimentare e dell’Horeca italiani è nelle mani di tutti (Fic in prima linea): ognuno dia il proprio unito contributo, con quella unità di intenti e di ritrovata solidarietà dopo i tragici giorni dell’emergenza. Facciamo che questa opportunità di ripresa e di rilancio non rimanga solo come un epicentro fra opposte fazioni e sterili discussioni del momento, come il solito... cane che si morde la coda! Un augurio di buon lavoro e di ripresa a tutti.

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Alberto Lupini


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