Conpait guarda lontano e punta alla Penisola Arabica

Con un Pil pro capite tra i più elevati al mondo e un'alta necessità di import agroalimentare, visto il clima, gli Emirati Arabi sono un mercato nel quale Conpait deve mirare ad entrare come protagonista

05 gennaio 2018 | 09:29
Quella degli Emirati è una popolazione in crescita ad un ritmo del 3% all’anno, e arriverà a superare gli 11 milioni di abitanti nel 2020, rispetto agli attuali 9,9 milioni. Il Pil pro capite degli Eau è stimato in circa 68mila dollari ed è tra i più elevati al mondo. Di conseguenza, i consumi di prodotti alimentari beneficiano degli elevati livelli di ricchezza che alimentano forti volumi di importazione nonché di investimenti diretti esteri finalizzati a garantire la sicurezza alimentare del Paese.



Inoltre, gli Emirati rappresentano un’importante destinazione per il turismo internazionale e meta per lo shopping, specie dai Paesi limitrofi e c'è da considerare che nel 2020 ospiteranno l'Expo. Il Paese, a seguito del clima, è costretto ad importare circa l’85% del proprio fabbisogno di prodotti alimentari. Nel 2016, il valore complessivo del mercato al dettaglio è stato pari a 10,5 miliardi di euro, costituito per il 60% dai prodotti alimentari freschi e per il 40% da quelli confezionati. Le previsioni per il quinquennio 2017-2021 indicano un incremento medio annuale a prezzi correnti tra l’8 e il 9%, per entrambe le categorie merceologiche per un aumento complessivo del valore del mercato di oltre il 50% alla fine del periodo considerato.

Motivo per cui noi di Conpait ci stiamo concentrando su quell'area geografica, con i nostri maestri pasticceri. L’India, dal momento che la maggioranza della popolazione residente ha origini asiatiche, è attualmente il primo fornitore di prodotti alimentari degli Emirati Arabi Uniti, con una quota di mercato del 15,2% ed un incremento del 9,7% rispetto al 2015. Seguono gli Stati Uniti con il 9,2% ed una flessione annuale del 9%, il Brasile (8,4%), i Paesi Bassi (4,4%), Australia (3,9%) e Canada (3,8%).



L’Italia figura in 13ª posizione con una quota di mercato del 2,8%. Sempre nel 2016, le esportazioni dell’Italia di prodotti agroalimentari verso gli Eau sono state pari a 317,1 milioni di euro, con una lieve riduzione del 2,1% rispetto al massimo storico registrato nel 2015 (324 milioni di euro). Le vendite di prodotti alimentari rappresentano il 54,2% del totale, seguite dalle derrate agricole con il 37,2% e dalle bevande con l’8,6%.

Le esportazioni dell’Italia di prodotti alimentari verso gli Eau sono state pari a 172 milioni di euro con un lieve calo, rispetto al 2015, del 2,2%. Cioccolateria e confetteria, tè, caffè, pasti e piatti pronti, condimenti e spezie rappresentano la prima voce nella graduatoria dei prodotti alimentari esportati italiani, con un +2,3% rispetto al 2015. Al secondo posto troviamo i prodotti da forno e farinacei, con un -2,9% rispetto al 2015, caratterizzati comunque da un incremento annuale della vendita della pasta del 18%.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024