Controlli nei pubblici esercizi Fipe presenta il suo vademecum

Le ispezioni nei bar e ristoranti sono sempre più frequenti e a volte possono costare molto caro ai titolari. È per questo che il 24 settembre Fipe-Confcommercio illustra il nuovo Vademecum Ispezioni

23 settembre 2019 | 19:17
L’incontro è gratuito ed è riservato ai titolari di bar e ristoranti per fare il punto sulle norme da seguire in materia di lavoro, salute, igiene e sicurezza alimentare. Obiettivo: non farsi trovare impreparati durante i controlli delle autorità preposte.

L'incontro di martedì a Firenze è aperto ai titolare di bar e ristoranti

I lavori, moderati dal vicedirettore della Confcommercio fiorentina Stefano Guerri, si apriranno alle 15.30 con i saluti del vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio nazionale Aldo Cursano e del presidente dei ristoratori fiorentini Marco Stabile. Interverranno il direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Centro Renzo Berti, il direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Firenze Antonio Zoina, il commissario della Polizia Amministrativa di Firenze Elio Covino, poi Silvio Moretti e Giulia Rebecca Giuliani per Fipe nazionale. Nell’occasione sarà distribuito il nuovo Vademecum Ispezioni pubblicato da Fipe, uno strumento operativo e di facile consultazione che riassume diritti e doveri degli esercenti.

Il vademecum che sarà presentato è un manuale pratico e dal linguaggio accessibile, che riassume le norme da seguire per essere in regola con il lavoro, la salute, la sicurezza e l’igiene degli alimenti. Ma non solo: il libretto ricorda anche i diritti che gli esercenti possono far valere  di fronte alle pubbliche autorità che effettuano i controlli, in modo da vivere consapevolmente ogni fase del procedimento.

«Vogliamo mettere a confronto gli esercenti di bar e ristoranti con le autorità di controllo, in modo da chiarire eventuali aspetti ancora nebulosi - spiega Cursano - nel corso degli anni, la normativa di riferimento dei pubblici esercizi è divenuta sempre più ampia e complessa. L’obiettivo è giusto e condivisibile: assicurare la massima tranquillità ai consumatori. Ma per gli imprenditori è sempre più difficile orientarsi nei meandri di fonti normative europee, nazionali e regionali spesso difficili da comprendere e ancora di più da applicare. E questa difficoltà lascia ampi margini ad una interpretazione discrezionale delle leggi, che rende anche i controlli difficilmente comparabili di territorio in territorio. Ecco perché nasce l’esigenza di un confronto diretto con i funzionari di Usl e Ispettorato del Lavoro: i nostri operatori hanno bisogno di chiarezza».

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Alberto Lupini


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