Creativo, dinamico, equilibrato: Tommaso Foglia si racconta
Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Tommaso Foglia del San Barbato Resort di Lavello (Pz), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo
26 maggio 2021 | 08:30
di Carla Latini
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Panettiere
Il primo sapore che ti ricordi.
La cannella, usata molto nei dolci tradizionali napoletani
Qual è il senso più importante?
La vista, poiché è il primo senso che deve essere appagato
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Il Tacos dolce con namelaka alla liquirizia e caviale di fagioli di Sarconi Igp
Come hai speso il primo stipendio?
Un computer Apple, sono sempre stato un grande appassionato della casa di Cupertino
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Spaghettoni alle vongole, Parmigiana di melanzane e come dessert Millefoglie con crema pasticcera alla vaniglia
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il gorgonzola
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Pane e cioccolato
Che rapporto hai con le tecnologie?
Ottimo, ad oggi sono un grande aiuto, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare i rapporti umani
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
La lasagna
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Due grandi maestri: Alfonso Iaccarino e Gino Fabbri
Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
“Il sole” di Munch
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“I want to break free” dei Queen
Per informazioni: www.sanbarbatoresort.com
© Riproduzione riservata
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