Creativo, dinamico, equilibrato: Tommaso Foglia si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Tommaso Foglia del San Barbato Resort di Lavello (Pz), che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

26 maggio 2021 | 08:30
di Carla Latini
Tommaso Foglia classe 90, nasce a Nola, provincia di Napoli, e muove i suoi primi passi nel panificio di famiglia dove coltiva la passione per i lievitati. Poco più che adolescente, nel 2007 si trasferisce a Sant’Agata sui Due Golfi, nella cucina bistellata del celebre Don Alfonso 1890 che lo guida verso la crescita professionale attraverso le esperienze di pasticceria presso il Ristorante Baby a Roma e Le Sirenuse a Positano. Torna poi nel 2011 come pastry chef presso la Maison Iaccarino. Significanti sono state le esperienze all’estero presso La Mamounia Palace Hotel di Marrakech, negli Emirati Arabi per l’apertura del Don Alfonso Dubai, nel Wiltshire presso il Whatley Manor, passando per l’Irlanda presso il 2 stelle Michelin Patrick Guillbaud. Nel 2017 approda nel capoluogo emiliano presso il ristorante 1 stella Michelin I Portici. Dal 2018 sposa il progetto lucano di Don Alfonso presso il San Barbato Resort di Lavello (Pz) con il ruolo di executive pastry chef. È stato insignito del premio Altissimo Ceto Award 2011 e selezionato per il premio Mangia e Bevi 2017. Ha vinto il Premio Emergente Pastry Chef 2020 Under 30.



Da bambino cosa sognavi di diventare?
Panettiere

Il primo sapore che ti ricordi.
La cannella, usata molto nei dolci tradizionali napoletani

Qual è il senso più importante?
La vista, poiché è il primo senso che deve essere appagato

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
Il Tacos dolce con namelaka alla liquirizia e caviale di fagioli di Sarconi Igp

Come hai speso il primo stipendio?
Un computer Apple, sono sempre stato un grande appassionato della casa di Cupertino

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Spaghettoni alle vongole, Parmigiana di melanzane e come dessert Millefoglie con crema pasticcera alla vaniglia

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il gorgonzola

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Pane e cioccolato

Che rapporto hai con le tecnologie?
Ottimo, ad oggi sono un grande aiuto, ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare i rapporti umani

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
La lasagna

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Due grandi maestri: Alfonso Iaccarino e Gino Fabbri

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
“Il sole” di Munch

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“I want to break free” dei Queen


Per informazioni: www.sanbarbatoresort.com


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