Cuoco e medico devono collaborare Sicurezza del cibo cardine di salute

Siamo stati tra i primi a sottolineare l’importanza delle buone tecniche di produzione per garantire un livello di sicurezza alimentare, soprattutto nel settore della ristorazione

09 marzo 2019 | 11:09
di Matteo Scibilia
Ma oggi tutto questo non è più sufficiente, non basta più solo il controllo della sicurezza alimentare. Notizie e denunce sulla cattiva qualità del cibo sono sempre più all’ordine del giorno, non si capisce cosa stia succedendo.



Le norme d’igiene per produrre il cibo saranno sicuramente rispettate, per fare un litro d’olio extravergine la filiera produttiva sarà controllata, ma l’olio con che cosa è stato prodotto? Olive italiane, oli rettificati, oli d’importazione potrebbero ancora andare bene, ma quando si legge di sequestri di olio di semi colorato, tale da farlo diventare extravergine, magari venduto sugli scaffali della Gdo a 4 euro al litro, forse dobbiamo preoccuparci.

E non è solo un problema di truffa alimentare, ma qualcosa che tocca la nostra salute. Questo vale per moltissimi prodotti alimentari: la pasta, i pomodori, i formaggi. Insomma c’è poco da essere tranquilli, qualcosa di serio sta realmente accadendo, le allergie e le intolleranze si stanno sempre più moltiplicando, e per esempio l’uso e il consumo di zucchero nascosto nelle pieghe di etichette illeggibili sta contribuendo alla diffusione di malattie croniche e costose come il diabete.

Il nuovo allarme è appunto questo, mangiare meglio per stare meglio. Il cuoco - ho spesso sottolineato - non è un medico o un farmacista, ma oggi ha una nuova responsabilità professionale, essere uno specialista del cibo ampliando la propria conoscenza per migliorare anche la salute del cliente partendo dalla qualità degli ingredienti utilizzati per la realizzazione dei piatti offerti.

La scienza medica, naturalmente, dovrà sempre più allearsi con il cuoco, in una sinergia professionale, infatti pubblichiamo anche un primo intervento di Francesco Lombardini, odontoiatra, in cui partendo proprio dalla bocca, e quindi dal primo gesto che compiamo - mangiare - apprendiamo come l’alimentazione sia strettamente collegata ad una qualità della vita e della salute partendo dall’odontoiatria.

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Alberto Lupini


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