Delegare, un’arte da perfezionare

Il tempo è la cosa più importante che abbiamo e dobbiamo usarlo al meglio. Spesso si pensa che sia più opportuno svolgere le mansioni in prima persona invece di affidarle a collaboratori. Niente di più sbagliato

05 luglio 2019 | 09:09
di Ezio Indiani
Non riesci a completare i lavori che ti prefiggi di portare a termine? Non riesci a dedicare il tempo necessario alla pianificazione e alla strategia aziendale? Lavori troppe ore a scapito dei tuoi interessi personali e di famiglia?

Saper delegare ci crea tempo extra per poter lavorare meglio, fissare le priorità nel giusto ordine, pianificare meglio ed essere più incisivi nel nostro lavoro e nel tempo libero. Delegare è un grande strumento motivazionale e aiuta a creare un grande rapporto di fiducia con il proprio team. Delegare significa far crescere i collaboratori e creare i nuovi manager per la propria azienda.


Delegare, un’arte da perfezionare

Come delegare? Saper delegare con cognizione di causa è molto importante. Comunicare in modo preciso e senza equivoci l’obiettivo da raggiungere, fissare i paletti entro i quali raggiungerlo, dare una tempistica precisa e ragionevole, chiarire bene che cosa ci si aspetta dal collaboratore e mettersi a disposizione perché il collaboratore possa contare su di noi per ulteriori chiarimenti, se necessario.

Una volta delegato un progetto, non si deve assolutamente controllare e/o intervenire in continuazione su ogni piccolo dettaglio ma pianificare delle riunioni settimanali con il delegato per monitorare che i progressi siano costanti e in linea con le aspettative. Così si controlla il progresso del progetto e non la persona. Saper delegare al meglio sta anche nella capacità del manager di delegare alle persone più appropriate per portare avanti un determinato progetto, visto che siamo tutti diversi e con caratteristiche diverse. Conoscere il proprio personale diventa cruciale per una delega efficace alla persona giusta.

Generalmente le persone preferiscono ricevere deleghe di progetti che le impegnino al di là della propria “comfort zone” invece di progetti che possono affrontare ad occhi chiusi. Questi sono i progetti che più di ogni altro motivano e fanno crescere le persone. Un’azienda che non abbia un sistema attitudinale alla delega non è proiettata verso il futuro e avrà sempre di più problemi operativi.

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Alberto Lupini


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