Dolomitica, un successo la 4ª edizione Dieci cuochi per un picnic gourmet

Tutta dedicata all’orgoglio ladino l'edizione 2018 di Dolomitica, il picnic gourmet dell’Alta Badia. Grandi nomi della cucina si sono dati appuntamento il 9 agosto, all’ombra del Sas Dlcia, per preparare un pranzo alpino

10 agosto 2018 | 14:58
di Giovanni Berera
Dieci i cuochi (con la partecipazione straordinaria di Sergio Mei) e undici le portate. Sei le stelle Michelin che hanno illuminato il picnic. 240 i commensali che hanno celebrato le glorie della cucina badiota.



Al di là dei numeri, ciò che fa della Dolomitica un evento unico nel suo genere è il suo carattere corale e festoso, capace di coinvolgere le migliori realtà della ristorazione vallare. E non è cosa scontata in una destinazione turistica, a ridosso della settimana di Ferragosto. L’evento culinario, infatti, nasce da una collaborazione tra chef e ristoratori dell’Alta Badia.

A fare da padroni di casa gli chef Norbert Niederkofler (Ristorante St. Hubertus presso Hotel Rosa Alpina di San Cassiano/Alta Badia, 3 stelle Michelin), Matteo Metullio (Ristorante La Siriola presso Hotel Ciasa Salares di San Cassiano/Alta Badia, 2 stelle Michelin) e Nicola Laera (Ristorante La Stüa de Michil presso Hotel La Perla, 1 stella Michelin), che hanno invitato i loro colleghi all’ormai tradizionale simposio gastronomico, che giunge alla sua quarta edizione.


Matteo Metullio, Nicola Laera e Norbert Niederkofler

Al di là della dell’apprezzabile autoironia (e di un certo sano campanilismo) c’è qualcosa di vero nel tema di questa edizione: “Ladins cook it better - i ladini cucinano meglio”. Vuoi per la presenza straordinaria in un fazzoletto di terra di tre ristoranti che rappresentano i tre gradi massimi dell'eccellenza culinaria (almeno secondo la celebre guida rossa); vuoi per la presenza su tutto il territorio di un gruppo di ristoratori e di cuochi che negli anni hanno investito energie e risorse per dotare le loro strutture di un’offerta enogastronomica ricercata e aggiornata.

È inevitabile che a salire alla ribalta sia la triade Niederkofler, Metullio e Laera, tanto per motivi geografici (sei stelle in 15 km quadrati) quanto per motivi legati alle biografie dei tre cuochi (Metullio e Laera si sono formati nelle cucine del St. Hubertus di Niederkofler). Ma appuntamenti come la Dolomitica accendono le luci sulla ricchezza e la varietà dell’offerta culinaria di un’intera valle ladina. E danno il polso di una grande vitalità del settore.

Ci sono albergatori e cuochi che hanno fatto cambiare pelle ai propri hotel, come Andrea Irsara, la cui passione ha trasformato l’hotel di famiglia, il Gran Ander di Badia, in un Charme Gourmet Hotel, dove dal 2013 è attivo il bistrot gourmet la Stüa dla Lâ, un gioiellino di soli tre tavoli allestiti in una stube del settecento. È lo spazio di sperimentazione di Irsara, dove dialogano le ricette di famiglia con il suo estro innovativo.



Come Andrea anche il cuoco Simon Tirel ha inaugurato nell’hotel di famiglia (il Diana di La Villa) una specifica proposta gourmet, che si concentra su piatti tirolesi. Non è geloso delle sue ricette, tanto da averne pubblicate alcune sulla pagina web dell’hotel, perché gli ospiti possano ricordare il soggiorno all’Hotel Diana riassaporandone i gusti nelle loro cucine.

Ci sono poi cuochi che hanno saputo rinnovare la proposta gastronomica degli alberghi che li hanno selezionati, come Andrea Bedin, da due anni saldamente alla guida delle cucine dell’Hotel Col Alto di Corvara. La sua filosofia, ben incardinata nella migliore tradizione culinaria locale, punta a offrire agli ospiti dell’hotel un buon mix tra innovazione e sapori locali.

Così come il lucano Giuseppe Gravela, chef dell’Hotel Cristallo di La Villa e del ristorante gourmet La Gana, che ha rinnovato la carta di entrambi con una ventata di sapori mediterranei, sempre in dialogo con i prodotti del territorio e la cucina di montagna.

Per tutto questo si dice che l'Alta Badia è la capitale Gourmet delle Dolomiti. Indubbiamente per la presenza di tre cuochi blasonati, ma soprattutto perché tutto il comparto della ristorazione continua a crescere di livello, a investire nelle professionalità e rinnovare le strutture, a mettere a punto nuove proposte enogastronomiche.

Si è instaurato un circolo virtuoso tra ristoratori, cuochi e ospiti, tra domanda, offerta e competenze. Molto probabilmente è stato generato dalle tre eccellenze, ma fortunatamente questo fermento non è rimasto chiuso al St. Hubertus, a La Siriola o a La Stua de Michil.

Anzi ha contagiato tutta la valle, che ha colto la grande opportunità di accreditarsi agli occhi del mondo come il paradiso alpino dei gourmet. E la passione è contagiosa. Ci se ne accorge alla Dolomitica, dove una decina di cuochi, con o senza stelle appuntate sulla giacca, spadellano insieme sotto il sole (o sotto la pioggia) per dar vita al più celebre picnic gourmet delle Dolomiti.

Di seguito il menu della Dolomitica 2018.

ANTIPASTI


Insalatina di avocado con cavolo viola, grano saraceno e trancetti di salmerino (Hotel Col Alto - chef Andrea Bedin)


Tataki di manzo con finferli e lime (Hotel Sassongher - chef Massimo Busin)


Spuntino al pino: sfilacci di testina e coda di vitello, chips di salvia, gallinacci al lime (Hotel Cristallo - chef Giuseppe Gravela)

PRIMI PIATTI


Ditalini al farro, vellutata di gorgonzola e zenzero (Hotel Diana - chef Simon Tirel)


Passatelli di puccia con ovuli e Capra Mora (Hotel La Perla - chef Nicola Laera)


Tortino di funghi porcini con fonduta di toma d'alpeggio e olio alle erbe (chef guest Sergio Mei)

SECONDI PIATTI


Pane ca gnieddu (Hotel Rosa Alpina - chef Norbert Niederkofler)


Merluzzo, cardoncelli e patata affumicata allo zafferano (Hotel Ciasa Salares - chef Matteo Metullio)


Coniglio su ricotta alle erbe, chips di ortiche e riduzione di aceto dell'Alto Adige (Club Moritzino - chef Massimo Busin)

DESSERT


Pietra dolomitica su crumble di licheni e zucca con gelato alla resina di Cirmolo (Hotel Gran Ander - chef Andrea Irsara)


Maritozzo con gelato alla panna (Hotel Rosa Alpina - patissier Andrea Tortora)

Per informazioni: www.altabadia.org

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