Emergenza Covid, la mascherina porta in cucina la stampa 3D
Accessorio obbligatorio anche per i cuochi, una start-up di Foligno che stampa in 3D, ha brevettato un aggancio che si appoggia alla nuca per evitare il contatto con le orecchie
12 luglio 2020 | 06:50
di Vincenzo D’Antonio
La mascherina è obbligatoria anche nelle cucine dei ristoranti
Perché la giacca è a doppio petto? Perché così isola dal calore e protegge da ustioni in caso di accidentali rovesciamenti da liquidi caldi. I fazzoletti intorno al collo, divenuti antiestetici, comunque servivano ad assorbire il sudore.
I pantaloni a scacchi bianchi e neri sono utili per nascondere le macchie. Insomma, nulla era e nulla è casuale: tutto nasce in funzione di esigenze. Tanto vero è che tutto sta cambiando a causa della pandemia, che nella descrizione sommaria che abbiamo appena fatto circa la divisa del cuoco, e con essa le divise del personale di sala, siamo manchevoli di una necessaria ulteriore componente: la mascherina.
Fatto d’obbligo, si dubita che l’obbligatorietà verrà meno nel tempo breve. Insomma, ci si abituerà a vederle sempre queste mascherine indossate dal personale del ristorante, sia di cucina che di sala. Una cosa è indossare la mascherina per poco tempo in poche circostanze durante la giornata, e ben altra cosa è doverla indossare durante tutto l’orario del proprio lavoro. Siamo al cospetto di disagio grave, con fastidi alle orecchie soprattutto. Come si ovvia? E qui scatta l’ingegno che è anche ingegno italico.
Un designer di Long Island ha escogitato un nastro di pelle che rende più comodo indossare la mascherina quando si è costretti a farlo per molte ore. L’oggetto difatti è stato denominato Mask Helper! Praticamente questo Mask Helper non coinvolge più le orecchie bensì, senza che gli elastici forzino, la parte posteriore della testa. Il risultato è tale che non solo scompare il fastidio alle orecchie ma addirittura la mascherina acquisisce un tocco gradevole dal punto di vista estetico. Negli Usa il prezzo è di 5 dollari.
Da una start-up umbra nata con l’intento di sviluppare e diffondere applicazioni basate sulla stampa 3D, sono provvidenzialmente divenuti disponibili dei tenditori da mascherina. L’aggancio è dietro la nuca, il tenditore è lavabile ed igienizzabile. La start-up è la 3dBit con sede a Foligno. E da questa esperienza sorgono spunti di riflessione su quanto le nuove tecnologie possano essere di ausilio a tutto il settore horeca.
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Alberto Lupini