Fic, un concorso di cucina per “ragazzi speciali”

Il Contest Ragazzi Speciali rientra nell'impegno solidale della Fic volto a offrire anche a giovani con diverse forme di deficit la possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro e, in particolare, della cucina

22 marzo 2019 | 10:01
di Rocco Pozzulo
In questi ultimi anni molti passi si sono fatti nei confronti di coloro che sono colpiti da varie forme di “deficit”, grazie al coraggio delle loro famiglie e alla sensibilizzazione sempre maggiore dell’opinione pubblica.



Fino a non molti anni fa, l’idea più diffusa era che le persone con più svariati “problemi”, di qualunque livello ed entità, sarebbero state per sempre dipendenti dai loro genitori e familiari, rimanendo degli eterni bambini ed emarginati da una società di convenienze e di grande insensibilità. Questo modo di affrontare il problema poneva molte di queste persone, con “deficit” comportamentali o di sindromi limitative, a non inserirsi appieno nel normale tessuto sociale e nel mondo del lavoro.

Come detto, al giorno d'oggi la realtà è diversa: molte di queste persone già dalla tenera età vengono inserite, anche se con il sostegno di insegnanti di supporto, nelle ordinarie strutture scolastiche, condividendo appieno i percorsi di usuale istruzione. Questo primo “step” aiuta l’adolescente a un adeguato sviluppo cognitivo, ne innalza il livello di autonomia e lo porta a conquistare una consapevolezza affettiva e sociale al di fuori dell’ambiente familiare.

Maggiore importanza riveste poi per l’individuo il ruolo della scuola secondaria. Essenziale è infatti mettersi alla prova nella realtà del lavoro attraverso strutture di istruzione professionale. È da questi presupposti che la Fic ha voluto dare il suo contributo attraverso il Dipartimento Solidarietà ed Emergenze, nella persona del suo presidente Roberto Rosati, organizzando per il secondo anno consecutivo nell’ambito dei Campionati della Cucina italiana il “Contest Ragazzi Speciali”, un doppio concorso di cucina rivolto ad alunni degli Istituti professionali alberghieri con “programmazione differenziata”.

La Fic ritiene infatti che i percorsi personali di integrazione, accompagnati da specifici itinerari didattici e formativi, debbano rappresentare un obiettivo primario dell'intero settore professionale per tutti quei ragazzi con bisogni speciali, contribuendo al superamento dei loro handicap vissuti. Riteniamo che un concorso di cucina, in una così bella cornice come quella dei Campionati, possa essere, anche “tra i fornelli”, una idea di autonomia e un momento di integrazione per loro.

Mi è bastato vedere i loro sorrisi estasiati e di soddisfazione dopo la loro gara per appagarmi e sollevarmi dalle mie fatiche per questa 4ª edizione dei Campionati della Cucina italiana di Rimini.

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Alberto Lupini


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