L’importanza del “team work”

Una volta si diceva “l’unione fa la forza”, oggi “da soli non si va da nessuna parte” e così via. Modi di dire vecchi ma sempre più attuali. Quel che è innegabile è che oggi più che mai vince la squadra

23 novembre 2018 | 08:10
di Ezio Indiani
Le aziende spesso si trovano di fronte al dilemma: ho un talento bravissimo in un reparto ma i colleghi non lo ascoltano, a volte gli remano contro; che cosa faccio? Cerco di cambiare il gruppo? Cerco di convincere il talento ad essere più aperto e comprensivo verso i colleghi? Cambio il dipendente talentuoso? Lo trasferisco in altri reparti? In genere la persona capace ma con scarse doti per lavorare in gruppo manca anche di rispetto verso gli altri, pensando lui stesso di essere il migliore in tutto. Uccidendo così la creatività e l’entusiasmo degli altri componenti del gruppo.



Situazioni come quella descritta sono in tutte le aziende. Oggi la prima capacità che si ricerca nei collaboratori è la flessibilità mentale, capacità di adattarsi ai cambiamenti e non ultimo la capacità di lavorare in squadra. Il collaboratore deve avere questa capacità innata di voler raggiungere i risultati insieme ai colleghi. Il lavoro di squadra dà sicuramente più sicurezza ad un’azienda. La persona con talento ma con scarse qualità di lavorare con gli altri non ha più futuro.

Il lavoro di squadra è più strutturale ed evidenzia una filosofia aziendale molto più solida e lungimirante e garantisce il successo nel lungo termine. Non si può essere nelle mani o soffrire degli umori di una sola persona, inconcepibile per un’azienda sana e con aspettative di sviluppo. L’azienda deve assolutamente investire in modo massiccio in termini di tempo e risorse economiche con tantissime ore di formazione per far sì che tutti i dipendenti e dirigenti aziendali lavorino per un obiettivo comune e tutti insieme, che si aiutino l’un l’altro.

Persone capaci che vogliano condividere le loro esperienze e conoscenze lavorative con i colleghi sono sempre poche e pertanto un’azienda deve porre al primo posto programmi e progetti formativi mirati a far lavorare insieme i collaboratori di uno stesso reparto, senza gelosie e valorizzando i risultati di gruppo e non quelli individuali. Le squadre vincono quando sanno lavorare insieme. Diversamente si ottengono tanti piccoli successi individuali ma si perdono le partite. Tutti bravi, ma falliti come azienda!

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Alberto Lupini


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