I maestri della Mig al Wtm London raccontano il gelato made in Italy

Il gelato ha rappresentato l'Italia al Wtm (World travel market) di Londra. A presentarlo i maestri gelatieri su proposta della Mig, la Mostra internazionale del gelato artigianale, invitata al Wtm dall'Enit

09 novembre 2017 | 15:36
Quest'anno partner principale alla manifestazione è stata proprio l'Italia, con uno stand da 1.200 mq. Le regioni presenti erano 13, più hanno figurato Roma Capitale, Alitalia e una ventina di privati tra hotel ed operatori turistici. Inoltre presenti in fiera, ma collocati altrove, Veneto, Sardegna, Emilia Romagna e Puglia.



La Mig, alla quale è stato riservato un posto centrale nell'area Italia, ha rappresentato attraverso il gelato artigianale, la qualità e l'identità dei prodotti tipici italiani. Il gelato insomma ha fatto da portabandiera.

Sono partiti per preparare il gelato della tradizione italiana Fausto Bortolot (presidente Mig), Dario Olivier (consigliere di amministrazione di Longarone Fiere e presidente Uniteis) e Renzo Ongaro (maestro della Gelateria italiana).



«Un particolare contributo alla riuscita dell’iniziativa, oltre 5mila le coppette distribuite agli operatori intervenuti da tutto il mondo, lo si deve anche alla collaborazione in loco del gelatiere italiano di Mergellina, Carlo Caiazzo, che ha aperto a Londra la gelateria Chalet Ciro e che è stato sempre al nostro fianco». A dirlo Fausto Bortolot, che ha ricevuto i complimenti da Enit che ha puntato sul gelato per raccontare gli itinerari gastronomici del territorio italiano, in vista soprattutto del 2018, l’anno del cibo italiano.

Per tutti e tre i giorni (dal 6 all'8 novembre) si sono susseguite degustazioni, dal pistacchio di Sicilia alla nocciola tribolata gentile Igp del Piemonte fino al limone di Sorrento e a molti altri gusti. Oltre al gelato, anche un laboratorio a vista, dove chi era in fiera ha potuto ammirare la produzione dei diversi gusti live. Tutto questo con l'ausilio di alcune importanti aziende espositrici della Mig di Longarone, quali Bravo di Montecchio Maggiore, Ifi di Tavullia e Fugar di Verucchio e Albert di Zero Bianco.

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Alberto Lupini


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