Mediterranean Cooking School A Ceglie Messapica nascono nuovi cuochi
07 settembre 2017 | 14:32
di Gabriele Ancona
Già docente di Alma e con una formazione a Lione presso la scuola di Paul Bocuse, Antonella guida con il marito Vinod Sookar il ristorante cegliese Al fornello da Ricci. «È stato aperto da mio padre Angelo 51 anni fa e da 25 manteniamo la stella Michelin, una ma costante nel tempo». Ad Angelo Ricci, oltre allo sviluppo esponenziale della ristorazione a Ceglie, oggi un vero punto di riferimento per la gastronomia, si deve proprio la nascita della scuola di cucina. ”La mia Terra è una miniera a cielo aperto di prodotti e cultura enogastronomica, posto ideale di una scuola di cucina». Ricci, scomparso nel 2006, ha visto giusto e questa frase profetica rappresenta una sorta di testamento spirituale. «I suoi eredi - puntualizza Antonella - sono i 20 allievi tra i 18 e i 40 anni che per 9 settimane si impegnano per sviluppare le abilità fondamentali per avviarsi alla carriera nella ristorazione».
Antonella Ricci
A Ceglie si organizzano 3-4 corsi all’anno dove gli allievi si guadagnano i galloni di commis di cucina e acquisiscono i requisiti per accedere al “Corso superiore” di Alma a Colorno. «Abbiamo la responsabilità di formare i cuochi del futuro - spiega Antonella Ricci - per questo puntiamo con decisione su tradizione e materie prime». I cuochi hanno la capacità di raccontare cosa di meglio offre un territorio e il dovere di far star bene la gente, ma prima devono conoscere nel dettaglio come nascono i prodotti, i loro principi nutritivi e le tecniche di preparazione più adeguate.
Antonella Ricci e Vinod Sookar, affiancati dai colleghi-docenti di Colorno, partono dai fondamentali: verdure, pasta fresca, volatili, selvaggina, pesce e in futuro anche la pasticceria tra le materie di studio. Negli spazi dell’ex convento di San Domenico si trasmette il concetto che ogni piatto ha una sua storia, fatta di ingredienti elaborati dall’uomo nel rispetto dei cicli della natura. «E delle materie prime - aggiunge Antonella -. Il fine ultimo è far star bene la clientela durante, ma soprattutto dopo il pasto. Se gli ingredienti, anche quelli più semplici, sono scelti e lavorati con cura si fa davvero cucina del benessere».
Per informazioni: www.medcookingschool.it
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