Obiettivo formazione Attenzione ai corsi non qualificati

Negli ultimi anni si sono attivati numerosi corsi di formazione per il personale di sala, ma ci sono soggetti in cerca solo di business. È importante quindi rivolgersi a scuole, associazioni e master qualificati

13 ottobre 2017 | 08:41
di Marco Reitano
Quando nel 2012 insieme ai miei colleghi abbiamo creato l’associazione Noi di Sala, avevamo ben chiaro quale fosse la missione da portare avanti: formare personale di sala adeguato, capace di amare e apprezzare l’arte dell’ospitalità. In un momento in cui le luci dei riflettori erano puntate solo sulla cucina, abbiamo voluto smuovere un po’ le acque.



Oggi, a distanza di 5 anni, la situazione è cambiata e molto. Per fortuna. Dopo il nostro “SOS sala”, sono partiti vari corsi volti a formare personale di sala, sotto diverse associazioni e scuole. Fisar (Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori) e Ais (Associazione italiana sommelier), così come Alma (la Scuola internazionale di cucina italiana con sede a Colorno) e Anpa (Accademia nazionale professioni alberghiere) e molti altri, hanno creato corsi e master ad hoc, alcuni avvalendosi della nostra collaborazione, altri con propri programmi didattici.

Questo è per noi motivo di orgoglio, abbiamo risvegliato un ambito “assopito” della ristorazione. Come per tutte le tendenze, però, c’è un rovescio della medaglia. Ultimamente, infatti, mi capita sempre più spesso di vedere corsi promossi qua e là da soggetti non qualificati, in cerca solo di business. Come per le scuole di cucina, che ormai sorgono ovunque, con docenti di dubbia formazione, così anche per i corsi di sala e bar è sempre più importante rivolgersi a scuole, associazioni e master qualificati, informandosi bene sui programmi didattici e sui docenti.

Noi di Sala a partire da ottobre darà il via al nuovo calendario dei corsi. Per le date, i luoghi e i programmi dettagliati è necessario consultare il sito www.noidisala.com o la pagina Facebook.

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Alberto Lupini


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