Sigep, il gelatiere Paolo Brunelli conquista i Tre Coni del Gambero Rosso

26 gennaio 2017 | 09:38
di Carla Latini
Si guarda in faccia alla territorialità, alla stagionalità, alla filiera corta. E non basta chiamarlo “gelato artigianale”. Punta a sfatare uno dei luoghi comuni più diffusi, a reinserire il fattore di merito, a umanizzare un prodotto che racconta, che dice le cose come stanno, che non si fa abbindolare troppo dalle mode ma fa riferimento a un percorso avanguardistico di costruzione e sperimentazione.


Paolo Brunelli

Uscirà a fine marzo la prima guida sulle Gelaterie d’Italia 2017, redatta in base alle segnalazioni degli ispettori del Gambero Rosso. Un piccolo tomo che premia il gelatiere e cioccolatiere marchigiano Paolo Brunelli, che conquista sulla guida e a Sigep il premio come Miglior gelato al cioccolato d’Italia e i Tre coni, con la sua insegna di Senigallia (An). Unico il suo primato in tutta la regione che rende merito a trent’anni di storia, e ad altrettanti, se non di più, di laboratorio.

«Quello ottenuto - dice Paolo Brunelli - è sicuramente un ottimo traguardo personale ma un forte riconoscimento per il nostro territorio così martoriato. Avere delle eccellenze, e posso assicurare che ne abbiamo, è motivo di orgoglio, di vanto che ci consente di portare le Marche in tutta Italia e nel mondo».

(foto: Francesco Vignali)

Fondamentale è il ruolo dell'artigianalità, ma fondamentale è anche il riconoscimento a una categoria, quella di gelatiere, messa troppo spesso all’angolo dai colossi della cucina. I Tre Coni sono un po’ come le stelle Michelin nell’alta ristorazione e mai prima d’ora era stata redatta una guida che coinvolgesse tutto il territorio nazionale. Di classifiche, soprattutto nel periodo estivo, ne spuntano tantissime, ma spesso ripropongono vecchi e nuovi primati. Con questo piccolo tomo l’intenzione del Gambero Rosso è quella di sdoganare chi lavora il gelato vero.

«Ottenere certi risultati - continua - aiuta il consumatore a sviluppare una sensibilità maggiore nella ricerca di un prodotto, stimola la percezione del buono e lo rende più consapevole di cosa sta mangiando. Abbiamo bisogno di interessarci consapevolmente a ciò che abbiamo nel piatto e guardando alle specialità di questo territorio la maturità può essere raggiunta».

(foto: Francesco Vignali)

Brunelli da sempre dedica buona parte dell’anno alla sperimentazione, alla ricerca del prodotto, anche se sia il negozio di Senigallia sia quello di Agugliano in inverno si trasformano in cioccolateria. Praline, il torrone morbido, il cioccolato a tranci, il panettone ripieno di gelato e le torte che però sono presenti tutto l’anno.

Per informazioni: www.paolobrunelli.me

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