Alitosi, uno su quattro ne soffre Al 90% è un problema di cavo orale

08 agosto 2015 | 14:23
I residui di cibo che rimangono tra i denti sono preda di microrganismi che, cibandosene, emettono sostanze volatili, composti di zolfo. Da qui l’alitosi. La cura della propria bocca è necessaria, così come l’astensione dal fumo, per evitare questo disturbo, ma non sempre la causa è imputabile a una scarsa igiene. In rari casi può essere sintomo di disturbi digestivi o gengivite. Ce ne parla Stefano Rizzi, responsabile di chirurgia orale di Humanitas centro odontoiatrico, di cui riportiamo per intero l’intervento tratto dal sito di Humanitas.it.


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Alitosi, a soffrirne una persona su quattro. Nove volte su dieci le cause sono riconducibili a problemi del cavo orale, solo in pochi casi la colpa è di ciò che si mangia. Il dato arriva dall’Istituto Stomatologico Italiano. I colpevoli dell’emissione di cattivo odore dalla bocca sono i batteri che qui proliferano. Questi microorganismi si nutrono dei residui di cibo sprigionando sostanze volatili, ovvero composti di zolfo. Oltre al consumo sistematico di alcuni alimenti che possono ristagnare in bocca e ad abitudini per nulla salutari come il fumo, anche una scarsa igiene orale può essere alla base dell’alitosi. In questi casi è possibile intervenire eliminando cibi e bevande dagli effetti indesiderati e migliorare le pratiche di igiene orale.

«Le pratiche per assicurarci una buona igiene orale sono lavarsi i denti come minimo due volte al giorno e passare il filo interdentale o lo scovolino almeno una volta al giorno. I collutori possono aiutare se si è impossibilitati a usare lo spazzolino, ma in una persona che segue queste regole hanno più una funzione rinfrescante che davvero igienizzante», dice il dottor Stefano Rizzi. «Per prevenire l’alitosi - aggiunge - valgono le stesse regole di prevenzione delle patologie del cavo orale, prime fra tutte carie e parodontite».

L’alitosi può essere anche la spia di altri disturbi?
«Se chi soffre di alitosi cura correttamente la sua igiene orale, allora questa può essere la spia di qualcosa che non va e che merita sicuramente ulteriori accertamenti anche con il supporto di altri specialisti. Tanto i tessuti molli quanto le mucose possono essere la sede di un disturbo del cavo orale ovvero il paziente può essere affetto da problemi di tipo digestivo», risponde lo specialista. «Può esistere anche una motivazione di tipo genetico: chi è predisposto a sviluppare gengiviti, anche con una perfetta igiene, può essere affetto da alitosi», conclude il dottor Rizzi.
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Alberto Lupini


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