Allergie cutanee in aumento Cosmetici e detersivi un rischio

Tra le varie forme di allergie, ci sono anche quelle che colpiscono la pelle. Sono tra le più difficili da “leggere” e diagnosticare, ma in stadi avanzati rischiano di danneggiare un normale stile di vita

06 marzo 2019 | 12:28
Ne ha parlato Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas, in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.




«Le allergie cutanee sono in marcato aumento: stime francesi dell’Osservatorio permanente delle allergie, valutano a 17.500 il numero dei nuovi casi ogni anno», ha spiegato il professore. Ogni giorno, nel quotidiano, dal sapone per lavarci ai tessuti degli abiti che indossiamo, fino ai diversi oggetti che maneggiamo entriamo in contatto con migliaia di potenziali allergeni: le sostanze potenzialmente allergizzanti sono infinite.

Inoltre, non è solo la singola sostanza “allergizzante” che provoca la reazione ma dipende anche dalla predisposizione del sistema immunitario di chi ne viene in contatto. Di conseguenza, anche una sostanza teoricamente non “allergizzante” lo diventa, se l’ospite è predisposto a sviluppare verso di essa un’allergia.

Sia i cosmetici che i detersivi che alcuni tessuti possono contenere sostanze allergizzanti o irritanti. I detergenti con cui si fa il bucato, per esempio, possono indurre sensibilizzazione perché permangono nel tessuto e vengono rilasciati sulla pelle quando si indossa l’indumento.

In particolare, sono soprattutto i capi sintetici, quelli a cui prestare più attenzione, ma anche i coloranti utilizzati per colorare le fibre naturali possono rilasciare sostanze allergizzanti. Nei cosmetici, invece, attenzione a parabeni, conservanti, coloranti e tensioattivi di sintesi, oltre che naturalmente il nichel.

In molti prodotti, le aziende segnalano sulle etichette e sulle confezioni la dicitura “Dermatologicamente Testato” o “Privo di allergeni”. Quanto sono affidabili?

La definizione “privo di allergeni” non è molto corretta, sarebbe meglio dire privo dei principali allergeni perché come detto anche prima, molte reazioni dipendono anche dalle sensibilità individuali; questo vale anche percil “dermatologicamente testato”: non è detto che un soggetto non sia allergico ad una sostanza contenuta in quel prodotto.

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Alberto Lupini


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