Andare in bicicletta al lavoro riduce il rischio di malattie

Scegliere di lasciare a casa l’auto potrebbe avere risvolti positivi in termini di salute. Uno studio della University of Glasgow (Scozia) ha associato alla pedalata pre e post lavorativa una riduzione della mortalità

30 giugno 2019 | 12:16
Riportiamo di seguito il commento della professoressa Daniela Lucini, responsabile della sezione di Medicina dell’esercizio di Humanitas, pubblicato in un articolo apparso su Humanitasalute.


Pedalare verso il lavoro riduce il rischio di malattie cardiovascolari


Nell’analisi sono stati presi in esame i dati relativi a oltre 264 mila partecipanti, per metà uomini e per metà donne, di età media pari a 50 anni. Sono state raccolte le risposte a domande relative alle abitudini di movimento dei pendolari seguiti per 5 anni. In questo periodo sono stati rilevati l’incidenza e i decessi per tumori e malattie cardiache e correlate al mezzo di trasporto impiegato per raggiungere il posto di lavoro.

È emerso come ai pendolari che avevano scelto di andare in bicicletta al lavoro fosse associata una riduzione del rischio di tumore e malattie cardiovascolari rispettivamente del 45% e 46% rispetto a un pendolare non fisicamente attivo. Inoltre i ciclisti avevano un rischio di mortalità prematura inferiore del 41%. I benefici, seppur in grado minore, sono stati associati anche ai pendolari che andavano a lavoro a piedi: per questi il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari si riduceva del 27% e la mortalità a queste correlata del 36%. Nessuna associazione con i tumori o la mortalità generale è stata correlata a questi individui.

«Lo studio, condotto su una popolazione molto ampia, conferma delle evidenze emerse da tempo, sui benefici della riduzione della sedentarietà. Per fare attività fisica non è sempre necessario ritagliarsi del tempo, è invece importante sfruttare qualsiasi occasione per muoversi», sottolinea la professoressa. «Prendere la bici, o camminare, per andare a lavoro permette di dedicare al movimento del tempo altrimenti speso da sedentari. Probabilmente perché chi usa la bici deve coprire distanze maggiori. Ma guardando all’intensità dell’attività fisica, una camminata a passo veloce e una pedalata in città sono equivalenti. Inoltre la camminata ha il vantaggio della continuità, senza quelle soste inevitabili quando si va sulle due ruote», conclude la specialista.


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Alberto Lupini


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