Caffè e lunghi viaggi, solo se si è abituati Acqua e mela sono due alternative valide

11 agosto 2016 | 12:43
Il caffè, bevanda made in Italy per eccellenza, è il compagno ideale per affrontare un lungo viaggio in auto, è stimolante, aiuta a mantenere la concentrazione e, gustandolo in una sosta, permette di sgranchirsi le gambe. Ma bisogna fare attenzione, essendo una bevanda eccitante, può avere effetti collaterali, specialmente per chi non è abituato a berlo. Una panoramica dei suoi effetti e delle alternative con le quali sostituirlo durante un viaggio sono spiegate dalla professoressa Daniela Lucini, responsabile della sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali dell’ospedale Humanitas, di seguito riportate, tratte da Humanitasalute.




Anche se in viaggio il caffè resta la bevanda preferita perché aiuta l’attenzione durante i lunghi viaggi estivi in auto che, a causa del caldo, rischiano di provocare sonnolenza e cali di attenzione, bere caffè in viaggio è consigliabile solo a chi è già abituato, purché non si esageri. Le soste per un caffè durante il viaggio sono importanti anche per sgranchirsi le gambe e fare due passi, riattivando così la circolazione del sangue ma essendo il caffè una sostanza eccitante che può provocare tachicardia, cioè accelerazione del battito cardiaco ed eccitazione nervosa, non è indicato a chi si mette in viaggio, magari da solo alla guida, e non è abituato a bere caffè regolarmente.

In questi casi, meglio preferire una mela e dell’acqua, anche per chi, pur essendo abituato a bere il caffè vuole evitare di esagerare nelle quantità perché, anche se il caffè aiuta l’attività simpatica e contribuisce a mantenere maggiormente l’attenzione e tenere più sveglio il guidatore una volta rimesso al volante, il caffè resta pur sempre una bevanda eccitante. Spezzare il viaggio e fermarsi per un caffè e sgranchire un po’ le gambe è l’occasione, oltre che per scendere dall’auto e camminare, anche per bere e mangiare, per reintegrare i liquidi persi ed evitare di trovarsi in uno stato di ipoglicemia, cioè un abbassamento dei livelli di zuccheri nel sangue che possono essere reintegrati senza esagerare né con il caffè né con alimenti pesanti e di difficile digestione.

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Alberto Lupini


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