A Capodanno con naso e bocca coperti per evitare il fumo “passivo” dei botti

29 dicembre 2016 | 12:17
Pare che quest’anno molte città rinunceranno a sparare i fuochi d’artificio per salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo, ma qualcuno non rinuncerà sicuramente. Dunque, per chi si troverà nei pressi di uno spettacolo fatto di fuochi e botti è consigliabile coprirsi naso e bocca per non respirare i fumi emessi che risultano tossici. Riportiamo di seguito alcuni consigli tratti per intero da un articolo di Humanitasalute.it.




«Anziani e bambini - spiega Antonio Voza, responsabile di pronto soccorso dell’ospedale Humanitas - oltre a chi è affetto da patologie di tipo respiratorio come l’asma, per esempio, dovrebbero evitare di respirare il fumo dei botti di Capodanno soprattutto se, insieme ai botti sono presenti anche fuochi colorati. Infatti, questo genere di botti di Capodanno, come per esempio fuochi d’artificio o i cosiddetti razzi, possono provocare problemi alla respirazione se inalati a causa del fumo saturo di microscopiche particelle di metalli polverizzati con cui si preparano i botti colorati».

«Problema poco conosciuto - prosegue Voza - gli spettacoli con i botti di Capodanno inducono un aumento vertiginoso delle polveri sottili nell’aria che superano abbondantemente il valore limite tollerato. Le sostanze così rilasciate nell’aria, che diventa densa e talvolta irrespirabile anche per chi non soffre di patologie respiratorie, aumentano la concentrazione di polveri come stronzio, bario, rame, alluminio, titanio e ferro che possono provocare irritazione delle alte vie respiratorie, indurre crisi asmatiche in chi soffre di asma, e difficoltà respiratorie in anziani e bambini. Per questo motivo, anche se gli effetti di saturazione dell’aria dovuti alle polveri dei metalli si riscontrano a circa venti minuti dall’esplosione, se si desidera assistere agli spettacoli pirotecnici dei fuochi di Capodanno, è raccomandabile coprire bocca e naso con una semplice sciarpa o un fazzoletto ed evitare di esporsi al “fumo di Capodanno” per tempi prolungati».

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Alberto Lupini


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