La celiachia spiegata agli studenti dalle materne agli alberghieri
Dodicimila studenti dai 3 ai 19 anni sono stati coinvolti in un progetto dell’Associazione Italiana Celiachia che mira a diffondere la conoscenza della celiachia e formare i futuri operatori della ristorazione
30 maggio 2019 | 14:51
L’iniziativa, avviata 12 anni fa, ha coinvolto quest’anno 15 istituti, tra scuole dell’infanzia, primarie e istituti alberghieri. Sono due le principali necessità individuate da Aic Lombardia Onlus già nel 2007 e che l’Associazione ha tradotto in due percorsi rivolti agli studenti oggi attivi: diffondere la conoscenza della celiachia tra i bambini e formare i ragazzi che da grandi lavoreranno nella ristorazione.
Per far fronte alla prima è stato sviluppato “Non solo glutine…”, progetto dedicato alle scuole dell’infanzia e a quelle primarie mentre, per fronteggiare la seconda, i dietisti di Aic Lombardia Onlus tengono lezioni negli Istituti Alberghieri per far sì che gli aspiranti chef, maître e camerieri possano, in futuro, offrire un servizio gluten free a 5 stelle. «Sensibilizzare sulle tematiche che riguardano la celiachia e, in senso più ampio, la diversità alimentare è uno dei nostri principali obiettivi - spiega Isidoro Piarulli, presidente di Aic Lombardia Onlus - È fondamentale portare l’educazione alimentare nelle scuole perché è proprio in questo ambiente che i bambini sperimentano le prime esperienze fuori dal nucleo familiare: non solo provano nuovi gusti, ma iniziano anche a comprendere che esistono compagni che a tavola hanno esigenze particolari per motivi di salute, etici o religiosi. Risulta quindi imprescindibile accompagnare nel migliore dei modi i ragazzi in questo percorso, favorendo la tolleranza e il rispetto verso l’altro».
A fare da apripista è stato “In fuga dal glutine” nel 2007, un progetto che ha coinvolto 200 scuole, per un totale di più di 7.000 bambini. Nel 2014 si è evoluto in “Non solo glutine…” in seguito alla collaborazione creatasi con Direzione Generale Salute della Regione Lombardia, Miur Ufficio Scolastico Regionale e ATS che ha permesso di raggiungere una diffusione capillare sul territorio. Un cambiamento che ha portato con sé un vero e proprio passaggio culturale a sostegno dell’integrazione dei bambini celiaci nelle scuole: l’attività non è più promossa da un esperto esterno, infatti, ma viene inserita all’interno dei normali percorsi educativi scolastici. Attualmente “Non solo glutine…” raggiunge quasi 50 classi l’anno tra scuole dell’infanzie e primarie, con l’obiettivo di migliorare il benessere dei bambini nell’ambiente scolastico attraverso una metodologia ludica che facilita l’integrazione e l’apprendimento. Al progetto collaborano la quasi totalità delle ATS lombarde e l’Associazione confida di coinvolgere anche le restanti nei prossimi anni.
Per formare sul tema della celiachia i futuri operatori di servizi di enogastronomia, sala, vendita e accoglienza turistica, è nato invece il Progetto Scuole Alberghiere che in 12 anni ha interessato 123 classi e quasi 2500 studenti lombardi, dei quali 280 solo lo scorso anno scolastico. Anche questa iniziativa ha subito negli anni significative revisioni e oggi prevede sia incontri rivolti ai docenti le cui materie sono direttamente correlate all’insegnamento della celiachia come “scienza e cultura dell’alimentazione” o “diritto e tecnica amministrativa della struttura alberghiera”, sia ai ragazzi che vivono questo momento come “l’incontro con l’esperto” a cui rivolgere domande e con cui sperimentare giochi di ruolo.
Per informazioni: www.aiclombardiahome.it
Alcuni partecipanti al progetto
Per far fronte alla prima è stato sviluppato “Non solo glutine…”, progetto dedicato alle scuole dell’infanzia e a quelle primarie mentre, per fronteggiare la seconda, i dietisti di Aic Lombardia Onlus tengono lezioni negli Istituti Alberghieri per far sì che gli aspiranti chef, maître e camerieri possano, in futuro, offrire un servizio gluten free a 5 stelle. «Sensibilizzare sulle tematiche che riguardano la celiachia e, in senso più ampio, la diversità alimentare è uno dei nostri principali obiettivi - spiega Isidoro Piarulli, presidente di Aic Lombardia Onlus - È fondamentale portare l’educazione alimentare nelle scuole perché è proprio in questo ambiente che i bambini sperimentano le prime esperienze fuori dal nucleo familiare: non solo provano nuovi gusti, ma iniziano anche a comprendere che esistono compagni che a tavola hanno esigenze particolari per motivi di salute, etici o religiosi. Risulta quindi imprescindibile accompagnare nel migliore dei modi i ragazzi in questo percorso, favorendo la tolleranza e il rispetto verso l’altro».
A fare da apripista è stato “In fuga dal glutine” nel 2007, un progetto che ha coinvolto 200 scuole, per un totale di più di 7.000 bambini. Nel 2014 si è evoluto in “Non solo glutine…” in seguito alla collaborazione creatasi con Direzione Generale Salute della Regione Lombardia, Miur Ufficio Scolastico Regionale e ATS che ha permesso di raggiungere una diffusione capillare sul territorio. Un cambiamento che ha portato con sé un vero e proprio passaggio culturale a sostegno dell’integrazione dei bambini celiaci nelle scuole: l’attività non è più promossa da un esperto esterno, infatti, ma viene inserita all’interno dei normali percorsi educativi scolastici. Attualmente “Non solo glutine…” raggiunge quasi 50 classi l’anno tra scuole dell’infanzie e primarie, con l’obiettivo di migliorare il benessere dei bambini nell’ambiente scolastico attraverso una metodologia ludica che facilita l’integrazione e l’apprendimento. Al progetto collaborano la quasi totalità delle ATS lombarde e l’Associazione confida di coinvolgere anche le restanti nei prossimi anni.
Per formare sul tema della celiachia i futuri operatori di servizi di enogastronomia, sala, vendita e accoglienza turistica, è nato invece il Progetto Scuole Alberghiere che in 12 anni ha interessato 123 classi e quasi 2500 studenti lombardi, dei quali 280 solo lo scorso anno scolastico. Anche questa iniziativa ha subito negli anni significative revisioni e oggi prevede sia incontri rivolti ai docenti le cui materie sono direttamente correlate all’insegnamento della celiachia come “scienza e cultura dell’alimentazione” o “diritto e tecnica amministrativa della struttura alberghiera”, sia ai ragazzi che vivono questo momento come “l’incontro con l’esperto” a cui rivolgere domande e con cui sperimentare giochi di ruolo.
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