Crossfit, fa davvero bene a tutti?

Gli amanti del CrossFit sono sempre di più e i militari usano questa disciplina per far fare alla propria forma fisica uno step successivo. Questa disciplina, faticosa ed estremamente stancante, è davvero così utile?

28 novembre 2019 | 17:24
Ne ha parlato Daniela Lucini, responsabile di medicina dell’esercizio di Humanitas in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riportiamo integralmente.




Con circa 13 mila centri di addestramento in tutto il mondo, questo regime di allenamento estremamente popolare e intenso incorpora elementi di diverse discipline, tra cui sollevamento pesi e il sollevamento pesi olimpico, la ginnastica e l’interval training, insieme ad attività di resistenza come correre e remare. I partecipanti all’allenamento seguono esercizi in rapida successione con poco o nessun tempo di recupero intermedio, utilizzando talvolta una varietà di attrezzature che vanno dai bilancieri ai palloni, fino alle corde e alle bande elastiche. L’idea di CrossFit, il cui motto è “forgiare il fitness d’élite”, è quella di allenarsi in modo estremo per massimizzare la resistenza, la velocità, la forza, la potenza, l’agilità e la coordinazione. Le lezioni, che durano dai 30 ai 60 minuti, includono anche un riscaldamento, le istruzioni per eseguire i movimenti e il raffreddamento a fine corso.

Se riuscirai a rispettare un programma che sia i principianti e gli atleti esperti trovano estenuante, brucerai sicuramente molte calorie, ridurrai la massa grassa e sarai più in forma. In un piccolo studio commissionato dall’American Council on Exercise è emerso che fra le persone di età compresa tra i 20 e i 47 anni, gli uomini hanno bruciato in media 21 calorie al minuto, mentre le donne hanno bruciato 12 calorie (più che una lezione di aerobica), con battito cardiaco al 90% della frequenza cardiaca massima. D’altro canto un articolo del Journal of Sports Medicine ha parlato di un tasso di infortuni vicino al 20% in una media di 400 partecipanti CrossFit: spalle, schiena bassa e ginocchia le parti più comunemente colpite.

Qualsiasi programma di esercizio, specialmente se ad alta intensità, è intrinsecamente rischioso. Molti dei movimenti richiedono una forma quasi perfetta e atta a prevenire sforzi eccessivi e lesioni, ma la resistenza richiesta per realizzarli è davvero molta ed è facile non essere allenati in maniera appropriata. Per questo è molto importante affidarsi a strutture che siano altamente qualificate e che non sottopongano i principianti a sport troppo estremi. In ogni caso si tratta di un tipo di allenamento non consigliato a chi soffre di patologie cardiache, lesioni preesistenti (come problemi alla schiena o altre lesioni al ginocchio e tendiniti del gomito), problemi biomeccanici, osteoporosi o qualsiasi altra condizione di salute che potrebbe precludere ad una attività fisica ad alto impatto. Meglio evitarlo anche se si è principianti e se si è già in una eccellente forma fisica.

«Il CrossFit va eseguito solo dopo una serie di esami e controlli medici molto accurati - ha raccomandato la professoressa Lucini - Se piace non è sconsigliato ma certamente non possiamo dire che si tratta semplicemente di una attività che aiuta a tenersi in forma. Quando mi chiedono di consigliare una attività fisica salutare certo non è a CrossFit che penso per prima cosa».

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Alberto Lupini


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