Effetti del cambiamento del clima? Anche Malattie respiratorie e stress

Non è solo il Pianeta a rimetterci quando si parla di cambiamento climatico. Oltre ai morti per alluvioni e terremoti, sono tanti gli eventi naturali che possono provocare patologie respiratorie e cardiovascolari e ansia

07 giugno 2020 | 16:10
Si discute molto circa il cambiamento climatico. Sono molti i governi in tutto il mondo che negli ultimi anni hanno affrontato con impegno questa situazione di emergenza. Lo dimostra, ad esempio, la scelta da parte delle Nazioni Unite di istituire la Giornata mondiale dell'ambiente. O ancora, il 25 settembre 2015 i 193 Paesi sempre delle Nazioni Unite hanno articolato una lista di problematiche che mirano a essere risolte entro il 2030, molte delle quali dedicate alla salvaguardia della salute, dell’ambiente e del clima, tre temi strettamente legati.

Elena Azzolini della direzione medico-sanitaria di Humanitas ha affrontato, a questo proposito, il legame esistente tra il cambiamento climatico ed eventuali effetti negativi per la salute.


Il cambiamento climatico ha effetti negativi sulla salute mentale


Il cambiamento climatico e gli effetti sulla salute
Gli effetti diretti dei cambiamenti climatici sulla nostra salute sono ormai ben documentati e certi, e gli esempi sono molti ed eterogenei. Fenomeni quali terremoti, maremoti, uragani e incendi sono diventati più forti o numerosi a causa del cambiamento climatico: le tempeste e le alluvioni violente hanno causato e causano un numero drammatico di morti all’anno; a causa del caldo, aumenta le necessità di assistenza sanitaria delle persone più fragili, come anziani e bambini e di coloro che soffrono di malattie croniche.

Il rialzo della temperatura del pianeta provoca un aumento della mortalità cardiovascolare, respiratoria, cerebrovascolare, così come aumenta la probabilità di ricoveri per malattie coronariche.

Il cambiamento climatico, poi, ha effetti negativi sulla salute mentale, sullo stress e sulla diffusione di malattie infettive: prendiamo ad esempio la malaria, che negli ultimi anni si è diffusa perché sono aumentate le zone in cui la zanzara vettore può vivere e dunque infettare l’uomo.

Critici anche gli effetti del clima sull’alimentazione: caldo significa siccità, che obbliga popolazioni intere a spostarsi per sopravvivere. Di conseguenza, in diverse parti del mondo il cambiamento climatico provoca malnutrizione oltre a ripercussioni sull’agricoltura e sulla resa di alcune coltivazioni.

È molto importante capire che questa problematica riguarda tutti noi: sarebbe più facile pensare di essere lontani dai rischi e dalle zone pericolose, ma ormai sappiamo che non è così. Dobbiamo tutti fare la nostra parte, ad esempio evitando gli sprechi, favorendo le energie rinnovabili e una mobilità sostenibile, adottando comportamenti sicuri in caso di ondate di calore, per proteggere noi stessi e gli altri.

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Alberto Lupini


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