Per evitare l'acne da sciarpa prediligere il pile alla lana

28 dicembre 2015 | 11:39
Con l'addentrarsi sempre più nella stagione invernale, ecco che prendono il sopravvento nel nostro armadio sciarpe e maglioni girocollo o collo alto. Molto spesso per s'ignora che questi, oltre a proteggerci dalle temperature fredde del periodo, sono anche causa del cosiddetto “acne da sciarpa”. Per spiegare di cosa si tratta riportiamo di seguito un'esauriente intervista tratta da Humanitasalute al professor Marcello Monti, responsabile di dermatologia dell’ospedale Humanitas.




Cos'è l'acne da sciarpa?
L’acne da sciarpa è una condizione che può colpire in particolare gli adolescenti già portati a sviluppare acne giovanile. È dovuto allo stretto contatto della pelle del collo con sciarpe o indumenti di tessuti come lana e cachemire. Queste fibre formate da più filamenti sfregano la cute e si introducono nei follicoli, o pori della pelle, che nel collo è particolarmente sottile. La conseguenza è che si formano dei brufoli da sfregamento. Allo stesso modo anche il cinturino del casco da motociclisti può irritare la pelle del collo e causare brufoli.

E come si riconosce questa particolare forma di acne?
L’acne da sciarpa è facilmente riconoscibile perché si manifesta solo localmente con arrossamento cutaneo e insorgenza di foruncoli. I suoi sintomi sono simili a quelli di una comune acne, ovvero l’infiammazione dei follicoli piliferi.

Una volta riconosciuto, come bisogna comportarsi?
Si possono applicare delle creme a base di acido salicilico o di zolfo colloidale che riducono rapidamente l’infiammazione. Chi manifesta questa condizione, per difendersi dal freddo nei mesi invernali, può indossare una sciarpa di seta a contatto con la pelle del collo e poi metterne un’altra più pesante. È indicato anche non indossare abiti troppo stretti e vestire con abiti adeguati contro le basse temperature ma fatti di fibre che non irritino la pelle: paradossalmente il pile è molto meno irritante della lana.

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Alberto Lupini


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