Farmaci e sonnolenza Gli antistaminici tra i principali

Tra gli effetti collaterali di alcuni farmaci (che non siano i sonniferi) c’è la sonnolenza e l’affaticamento, aspetti che devono essere tenuti in considerazione per capire quando è meglio assumerli

16 febbraio 2020 | 14:01
Ha approfondito la questione Maria Fazio, responsabile della farmacia di Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.




Quando i farmaci provocano una sensazione di affaticamento è spesso perché hanno un effetto diretto sui neurotrasmettitori. Ecco la lista dei farmaci più comuni provocare questo sintomo: farmaci allergici e antistaminici, contenenti principi attivi fra cui difenidramina, bromfeniramina, idrossizina e meclizina. Non a caso alcuni di questi antistaminici sono anche in sonniferi.

Antidepressivi. Fra i principi attivi che possono provocare affaticamento ci sono amitriptilina, doxepin, imipramina e trimipramina.

Farmaci per tenere a bada l’ansia Le benzodiazepine come alprazolam, clonazepam, diazepam e lorazepam possono provocare sonnolenza o debolezza per poche ore ma anche per diversi giorni, a seconda della dose assunta.
Farmaci per la pressione sanguigna che rallentano i battiti del cuore. Beta-bloccanti contenenti atenololo, metoprololo tartrato, metoprololo succinato e propranololo cloridrato.

I farmaci usati come trattamento per il cancro. L’eliminazione delle cellule cancerose porta con sé l’inevitabile danneggiamento delle cellule sane. Il corpo deve quindi impiegare parecchia energia in più per ripararle.

I farmaci che controllano la nausea, ti impediscono di vomitare o curano la diarrea possono far venire sonno.
La maggior parte dei rilassanti muscolari non agisce direttamente sui muscoli, ma bensì sui nervi del cervello e della colonna vertebrale per rilassare i muscoli. Ecco perché fra gli effetti collaterali c’è anche quello di procurare sonnolenza.
Farmaci per il dolore fra cui gli oppioidi. Gli oppioidi agiscono come le sostanze chimiche che il corpo produce per controllare il dolore, ossia le endorfine. I più comuni sono morfina, ossimorfone, ossicodone, fentanil, ossicodone e aspirina, ossicodone e acetaminofene, idrocodone e acetaminofene.

Il tuo medico può aiutarti a gestire l’affaticamento provocato dai farmaci prescritti. Per esempio cambiando la dose o l’orario in cui la assumi, oppure sostituendo direttamente la terapia farmacologica.

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Alberto Lupini


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