Intolleranza al lattosio Sempre attenzione all’etichetta

Circa il 70% della popolazione europea soffre di disturbi legati all’intolleranza al lattosio, con sintomi causati dall’incapacità di digerire il principale zucchero del latte

08 giugno 2019 | 10:35
di Tiziana Colombo
La mancanza di un enzima che si chiama lattasi, presente nelle cellule del nostro intestino, che concorre alla digestione del lattosio assunto, provoca effetti indesiderati come pancia gonfia e tensione addominale, fino a degenerare in disturbi più seri al colon nei casi di intolleranza più grave.


Latte e formaggi senza lattosio

Chissà quante volte vi sarà capitato di avere la spiacevole sensazione di “sentirsi scoppiare” o la percezione di avere l’intestino facilmente irritabile, magari anche solo dopo aver mangiato poco o cibi apparentemente “innocui”. La spiegazione di tali fastidi potrebbe risiedere in un’intolleranza alimentare come quella al lattosio.

Avere la percezione del gonfiore addominale e la sensazione di un accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino sono dei validi indizi per farci capire che il nostro regime alimentare non è corretto. Dopo aver escluso che questi sintomi non sono collegabili a cause estemporanee quali stress o pasti consumati troppo velocemente, probabilmente effettuando le opportune indagini diagnostiche si scoprirà di essere intolleranti al lattosio.

In questo caso sarà opportuno eliminare dalle proprie tavole non solo il latte e i suoi derivati, ma anche tutti quegli alimenti che ne sono composti in minima parte. Il primo rimedio semplice ed efficace per limitare i fastidi legati all’intolleranza al lattosio consiste proprio nel ricordarsi di leggere ogni volta l’etichetta dei prodotti che si stanno acquistando, sia alimentari che farmaceutici. Bisogna ricordarsi sempre che il latte si trova quasi ovunque nella nostra dieta di tutti i giorni e quindi per chi soffre di intolleranza è opportuno non farsi cogliere impreparati anche di fronte a quei prodotti che utilizzano il lattosio come ingrediente marginale.

Un’ altra strategia funzionale ed efficace per le persone che sono intolleranti al lattosio è la riscoperta di buoni sostituti del latte quali ad esempio il latte di soia, il latte alle mandorle, il latte di farro e quello di riso. Oltre ad essere privi di lattosio, questi tipi di latte vegetale non contengono nemmeno colesterolo e assunti nelle giuste quantità sono in grado di fornire al nostro organismo un buon apporto energetico.

Per concludere vi ricordo di non eliminare dalle vostre tavole il Parmigiano e il Grana: a differenza di ciò che si crede comunemente, il contenuto di lattosio al loro interno è davvero minimo e ben tollerabile dalla maggior parte delle persone, inoltre non dimentichiamoci che sono una fonte indispensabile di calcio per chi soffre di tale disturbo.

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Alberto Lupini


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