L’Italia è tra i Paesi più longevi Ma ci sono ancora troppi fumatori

L’Italia è uno dei Paesi più longevi, ma è anche quello in cui si fatica a perdere alcune cattive abitudini. Lo dice 16° Rapporto «Osservasalute», a cura dell’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane

16 maggio 2019 | 10:53
Con 83,4 anni di vita media attesa alla nascita nel 2016, è uno dei Paesi più longevi nel contesto internazionale, secondo in Europa dopo la Spagna (83,5 anni). «La sfida che il Servizio sanitario nazionale dovrà affrontare - spiega il direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, Alessandro Solipaca - è quella legata alle crescenti fragilità degli anziani. La spesa da sostenere per questo gruppo di popolazione non potrà gravare tutta sul settore sanitario, perché si tratta di prestazioni con una forte connotazione socio-assistenziale».



C’è poi una forte riduzione della mortalità prematura: in 12 anni è diminuita del 26,5% per gli uomini e del 17,3% per le donne. Si muore meno di tumori che restano, però, la prima causa di morte tra i 19 e i 64 anni: tra il 2006-2016 il dato è diminuito del 24% per gli uomini (da 12,5 a 9,5 decessi per 10mila casi) e del 12,6% per le donne (da 8,7 a 7,6 per 10mila).

Viceversa, le cattive pratiche che proprio non riusciamo a estirpare, ci sono il fumo e la sedentarietà, ma non solo: gli italiani sono troppo in sovrappeso e il grande problema per il presente e per il futuro sono le cronicità, che assorbono l’80% della spesa sanitaria. La domanda di visite specialistiche, di giornate di degenza e di assistenza domiciliare è destinata a impennarsi nel prossimo decennio. Per quanto riguarda i chili di troppo, nel 2017 più di un terzo della popolazione maggiorenne risulta in sovrappeso (35,4%), mentre poco più di una persona su dieci è obesa (10,5%): complessivamente il 45,9% dei soggetti adulti è in eccesso ponderale.

E poi il fumo, che raccoglie ancora 10 milioni di “adepti”, come nel 2014. «Nel 2017 erano fumatori poco più di 6 milioni e 300mila uomini e poco più di 4 milioni e 70mila donne - si legge nel rapporto - Si tratta del 19,7% della popolazione di 14 anni e oltre». Il numero medio di sigarette al giorno però diminuisce: si è passati da una media di 14,7 sigarette nel 2001 a una media di 11,5 sigarette nel 2017.

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Alberto Lupini


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