Mal di schiena da smartphone Sempre più adolescenti colpiti

L’utilizzo di dispositivi digitali sta causando sempre più frequentemente mal di schiena e dolori muscolari. Per prevenirli si consiglia di diminuire l’utilizzo degli stessi e praticare attività fisica costante

05 agosto 2018 | 12:06
Sempre più adolescenti si trovano a dover fare i conti con mal di schiena e dolori muscolari anche forti. Il motivo? Gli ultimi studi hanno rivelato che l’utilizzo frequente e frenetico dei dispositivi digitali ha le sue colpe. Ha spiegato il perché, ma soprattutto il come prevenire questi problemi Lara Castagnetti, specialista in riabilitazione ortopedica e osteopatia in Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.




«Sono sempre di più gli adolescenti che lamentano mal di schiena e che appaiono ingobbiti, con una muscolatura della schiena e delle cosce poco elastica e retratta. Spesso sono ragazzi intorno ai 15-16 anni che dedicano molto tempo alle attività digitali (smartphone, tablet, videogiochi), sono sedentari e non fanno sport. A questa età infatti, a meno che non ci sia una grande passione nata magari negli anni dell’infanzia, lo sport viene abbandonato e non è facile convincere i ragazzi dell’importanza dell’attività fisica», spiega la specialista.

«L’uso costante delle tecnologie digitali durante l’esecuzione di compiti motori come il cammino, peggiorano equilibrio e coordinamento; il baricentro si sposta in avanti e le spalle tendono a chiudersi: ecco perché i ragazzi appaiono sempre più ingobbiti, assomigliando in termini posturali agli impiegati da ufficio, che passano il tempo con testa, collo e schiena chini sulla scrivania. Da uno studio è emerso come di fronte alla richiesta di compiti motori complessi il coordinamento peggiora e pertanto si ha un peggioramento della deambulazione se mentre si cammina si scrive al cellulare, con il rischio di non percepire la presenza di ostacoli davanti a sé e inciampare», sottolinea la dottoressa Castagnetti.

«Il campanello d’allarme è dato dalla presenza di mal di schiena, costante o intermittente, ma che si protrae per lungo tempo. Nel corso della visita specialistica, osserviamo la schiena e chiediamo eventuali accertamenti radiologici per escludere eventuali patologie a carico del rachide o dismorfismi. Procediamo poi con il trattamento osteopatico e con la rieducazione posturale».

«Il trattamento osteopatico rientra nella medicina manuale: l’operatore mediante l’uso delle proprie mani applica precise tecniche (che possono variare a seconda dell’obiettivo da raggiungere) che agiscono a livello dei tessuti molli, per esempio dei muscoli e la fascia, e dello scheletro, laddove occorra. L’obiettivo è riequilibrare la struttura; i benefici del trattamento osteopatico però devono essere sostenuti dalla rieducazione posturale. Se non si associa un rinforzo muscolare e l’assunzione di adeguate posizioni, i disturbi si ripresenteranno: è dunque fondamentale educare i muscoli e la respirazione al fine di migliorare la postura del paziente e mantenere così i benefici dell’osteopatia», sottolinea la dottoressa Castagnetti.

«Fondamentale è poi la lotta alla sedentarietà, è bene che i ragazzi si dedichino all’attività fisica. Sono indicate le attività di tipo aerobico, che contribuiscono all’elasticità muscolare e al loro trofismo. Da un punto di vista posturale, sono particolarmente adatti sport come pallavolo, pallacanestro, canottaggio e nuoto (soprattutto nello stile del dorso). L’impegno dovrebbe essere costante, 2-3 volte a settimana, senza però arrivare a livelli agonistici», conclude la dottoressa.

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Alberto Lupini


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