Il sonno non è più un mistero A regolarlo è il nostro cervello!

20 febbraio 2016 | 14:11
Regolare il sonno spesso e volentieri è un problema, tra chi la notte non chiude occhio perché soffre d'insonnia e chi invece si addormenta a occhi aperti anche in pieno giorno. Ma la ricerca pare aver fatto progressi anche in questa dimensione del corpo umano: il nostro cervello disporrebbe di una sorta di sveglia capace, se disattivata di indurre il sonno, se attivata di interromperlo. Una scoperta fondamentale, che a lungo andare potrebbe avere importanti ripercussioni anche sul piano clinico. A spiegarlo in maniera approfondita è Humanitasalute, in un articolo che riportiamo per intero, con le considerazioni di Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas lab.




Una “sveglia incorporata” nel cervello che interrompe il sonno. Il risveglio sarebbe riconducibile a un circuito cerebrale che giocherebbe anche un ruolo decisivo nei disturbi del sonno come l’insonnia. È quanto hanno scoperto dei ricercatori dell’Università di Berna (Svizzera) in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Neuroscience.

In questa ricerca, condotta su modelli sperimentali, gli scienziati si sono serviti dell’optogenetica, una moderna tecnica a metà strada fra ottica e ingegneria genetica con cui hanno controllato dall’esterno l’accensione e lo spegnimento di un preciso circuito neuronale. Questo è stato individuato fra due aree del cervello, il talamo e l’ipotalamo.

“Sveglia” nel cervello collegata anche a disturbi del sonno?
I ricercatori si sono concentrati sulla fase iniziale del sonno, quella non-Rem o del sonno leggero. Attivando il circuito, il team ha indotto il risveglio; spegnendolo, invece, il sonno veniva ripristinato e dalla fase non-Rem si passava a quella Rem, di sonno profondo.

Secondo gli autori dello studio, infine, una sorta di circuito “iperattivo” potrebbe causare l’insonnia mentre un circuito “ipoattivato” potrebbe essere associato all’ipersonnia, un altro disturbo del sonno caratterizzato da sonnolenza diurna, difficoltà di risveglio e addormentamenti improvvisi. Pertanto, concludono, un domani i risultati dello studio potrebbero avere ricadute cliniche nel trattamento dei disturbi del sonno. Inoltre il circuito individuato potrebbe giocare un ruolo nel risveglio dopo un’anestesia.

Il mistero del sonno e del risveglio nell’encefalo
Gli scienziati parlano del meccanismo sottostante la regolazione sonno-veglia come di un mistero. La chiave di questo mistero potrebbe trovarsi proprio nell’area individuata nello studio: «Nel diencefalo - dice il dottor Vincenzo Tullo - una porzione dell’encefalo, dove si trovano talamo e ipotalamo. È qui che vengono regolate importanti funzioni della vita vegetativa ed endocrina di ciascuno di noi».

«Il diencefalo è la parte - prosegue l'esperto - che integra varie sensazioni consce e inconsce associate anche alle risposte motorie dell’organismo: ad esempio elabora la sensazione del dolore, la temperatura, l’appetito e anche il ritmo sonno-veglia. È una zona critica che contiene le risposte della nostra vita vegetativa, oggetto di studio delle neuroscienze ormai in grado di individuare microaree del nostro sistema nervoso ciascuna con compiti ben precisi».

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Alberto Lupini


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