La postura migliora con lo sport Un’ora al giorno per il giusto sviluppo

18 ottobre 2015 | 12:17
Buone notizie per i genitori che si preoccupano della postura dei propri figli. Il modo in cui i bambini stanno seduti sui banchi di scuola non rappresenta un rischio per la salute. I disturbi come scoliosi, lordosi o cifosi, non dipendono dalla postura. Lo dichiara Nicola Portinaro, direttore della cattedra di ortopedia e traumatologia dell’Università statale di Milano e responsabile dell’Unità operativa di ortopedia pediatrica dell’ospedale Humanitas, di cui riportiamo il contributo tratto in versione integrale da Humanitasalute.it.




«Sulla postura dei loro bambini i genitori devono preoccuparsi un po’ meno - dichiara Nicola Portinaro - perché non sono le eventuali posture viziate tenute a scuola a rappresentare un rischio per la loro salute. Le patologie alla schiena non dipendono da queste posture: se hanno la scoliosi, per esempio, questa non è causata dal modo in cui i bambini si siedono. La loro colonna vertebrale è sufficientemente flessibile».

«Quando frequentano le scuole elementari e medie - aggiunge Portinaro - i nostri bambini e ragazzi non passano moltissime ore sui libri a casa. A differenza invece di chi trascorre tantissime ore su una sedia dietro a una scrivania, come un lavoratore in ufficio o uno studente universitario: sono questi che dovrebbero preoccuparsi di più della loro postura. È una questione di elasticità muscolo-scheletrica: nei bambini c’è sufficiente elasticità e non sarà certo una posizione scorretta a curvare la loro schiena».

C’è comunque una postura corretta da tenere in classe o a casa mentre si fanno i compiti? «La postura corretta è schiena poggiata allo schienale ergonomico e ben dritta, gomiti poggiati a 90° sul banco e piedi per terra», risponde il professore.

Sbaglia chi si stende, chi incrocia le gambe, chi poggia il mento sulla mano? «L’importante è non curvare la schiena sul banco; come i bambini tengono le gambe sotto il tavolino fa poca differenza», dice lo specialista.

Qualche suggerimento ai genitori? Cosa dovrebbero far fare ai loro bambini per accompagnarne crescita e sviluppo? «Sicuramente - sottolinea il professor Portinaro - un’ora di sport al giorno. Gli sport vanno tutti bene, l’importante è che l’attività fisica non sia finalizzata esclusivamente all’allentamento ma al movimento: i bambini devono muoversi ogni giorno, che sia all’aria aperta o in strutture sportive. Solo così il loro sviluppo sarà armonioso: il movimento garantirà uno sviluppo corretto degli apparati muscolo-scheletrico, respiratorio e cardiocircolatorio».

Quando invece i genitori devono davvero preoccuparsi? «Quando notano delle anomalie - conclude Portinaro - degli atteggiamenti posturali “patologici”, allora devono intervenire fino a rivolgersi a un medico specialista. Per esempio, se il bambino ha le spalle indentro sarebbe meglio che correggesse la propria postura. Ancora, se un bambino cammina piegato in avanti o ha un fianco più alto dell’altro o una spalla più in su dell’altra, allora i genitori dovrebbero farlo visitare da uno specialista che saprà indicare il trattamento migliore».

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Alberto Lupini


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