Prendersi cura dei propri occhi Visite periodiche e una dieta sana

Tra i difetti visivi che si incontrano più di frequente, miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, difetti che si diffondono sempre più ma che al giorno d'oggi possono essere corretti con la chirurgia laser

06 gennaio 2018 | 12:44
A parlarne in maniera approfondita è Paolo Vinciguerra, responsabile di Oculistica in Humanitas, ospite in studio a Il mio medico su TV2000. Il suo intervento è qui riportato integralmente, tratto da un articolo di Humanitasalute.




C’è dapprima una fase diagnostica che serve a determinare se nel paziente la correzione di miopia, astigmatismo o ipermetropia è possibile o meno. Non tutti i pazienti infatti sono idonei all’intervento. Alcuni parametri per valutare l’idoneità alla chirurgia refrattiva sono: spessore della cornea, grandezza della pupilla, difetto refrattivo entro le 2-10 diottrie, difetto visivo stabile da almeno uno-due anni a partire dai 18 anni e in rapporto all’età.

Gli esami cui il paziente viene sottoposto prima dell’intervento sono molto articolati: «Dobbiamo intanto rilevare la forma che ha la cornea per capire se è normale o se è patologica, mediante topografia e tomografia corneale; effettuiamo poi l’Oct del segmento anteriore, una sorta di esame istologico dei diversi strati del tessuto oculare. Determiniamo poi la resistenza meccanica perché con il laser andiamo a sottrarre del tessuto, determinandone l’indebolimento; in questo esame vediamo, con un soffio di aria, come si deforma la cornea e valutiamo se è robusta abbastanza per sopportare questa metodica», ha sottolineato Vinciguerra.

Il Centro oculistico di Humanitas
«Siamo un Centro di riferimento per la chirurgia refrattiva non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Siamo poi un Centro di Ricerca, per cui collaboriamo con la casa madre che produce i laser suggerendo eventuali miglioramenti che vengono poi resi realtà. Il paziente che arriva viene valutato complessivamente, viene studiato in funzione delle diottrie e dell’età, e decidiamo se effettuare una chirurgia corneale o una chirurgia con lenti intraoculari», ha spiegato la dottoressa Maria Ingrid Torres Munoz, referente per la chirurgia refrattiva del Centro oculistico di Humanitas.

«Il laser a femtosecondi si caratterizza per l’estrema velocità dell’impulso e va a creare delle micro impressioni; l’effetto complessivo di tanti impulsi laser è quello di un taglio molto preciso e molto sicuro. Questo laser può inoltre aiutare nei trapianti di cornea di chirurgia lamellare o per velocizzare e rendere più sicura la chirurgia della cataratta. Il laser a eccimeri è l’altro leader della nostra chirurgia refrattiva, va a scindere i legami delle molecole e separa le modelle e andrà a rimodellare la cornea perfettamente in un intervento estremamente sicuro», ha aggiunto la dottoressa Torres Munoz.

Chirurgia personalizzata, migliori capacità visive
«La chirurgia è personalizzata, l’intervento infatti rispetta le esigenze del singolo paziente e questo migliora le capacità visive. Di recente abbiamo pubblicato un lavoro che evidenzia come in media i nostri pazienti guadagnino due decimi rispetto alla vista che avevano prima. Questo però non si ottiene subito: nella prima fase dopo l’intervento infatti abbiamo il livello ottico, cui segue in una seconda fase il neuro adattamento, in cui il cervello deve imparare a utilizzare un’informazione che non ha mai avuto e quindi è un’abilità che svilupperà nel corso dei mesi», precisa Vinciguerra.

Prendersi cura dei propri occhi
È consigliabile sottoporsi a visite oculistiche periodiche, indicativamente ogni anno e comunque seguendo le indicazioni dello specialista. È bene fare un controllo a 3, 6 e 12 anni, tappe importanti dello sviluppo.

Tra gli altri consigli: evitare fumo e alcol, non strofinare gli occhi, riposare almeno 8 ore al giorno, seguire un’alimentazione sana ricca di frutta e verdura e utilizzare gli occhiali da sole in caso di prolungata esposizione.

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Alberto Lupini


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