Il segreto per un’abbronzatura sana? La crema solare giusta e orari “sicuri”

08 luglio 2016 | 16:17
A casa o in vacanza, l’abbronzatura è un must, l’importante però è proteggersi per mantenere la pelle sana e al sicuro. Se non si seguono alcune semplici regole nella maggior parte dei casi il rischio è quello di scottarsi, ma a lungo termine le scottature potrebbero rivelarsi qualcosa di più grave. Riportiamo i consigli di Antonio Costanzo, direttore dell’unità di Dermatologia dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University, tratti per intero da Humanitasalute.it.




Professore, abbronzarsi è pericoloso per la salute?
«A condizione di sapere quali siano i comportamenti corretti da tenere, assolutamente no. Prendere il sole, di per sé, fa bene alla salute, perché permette all’organismo di assorbire vitamina D, ed all’umore, perché favorisce la produzione e il rilascio di endorfine. Come per la maggior parte delle cose, però, quando non si rispettano le regole, si rischia di fare danni irreparabili. L’esposizione al sole deve essere limitata, in particolar modo per bambini ed anziani, alle ore meno calde della giornata».

«Il colorito sano che caratterizza le persone che seguono questa semplice regola è un segno di buona salute; al contrario, chi ricerca a tutti i costi una abbronzatura “estrema” e di conseguenza innaturale, anche al prezzo di rimanere al sole per molte ore di fila e di scottarsi, farà sicuramente dei danni alla propria pelle e, negli anni, anche alla propria salute. È infatti dimostrato che le scottature rimediate, e specialmente quelle che si sono verificate in giovane età, aumentano significativamente la probabilità di sviluppare il melanoma e gli altri tumori della pelle».

I consigli per un’abbronzatura sicura:
• «Utilizzare spesso le creme solari, da riapplicare ogni due ore circa;
• Coprire con la crema solare tutte le parti del corpo esposte;
• Non esagerare con il sole, cercando di rimanere all’ombra almeno nelle ore centrali della giornata;
• Specialmente per chi ha la pelle molto chiara e ha molti nei, è importante scegliere un fattore di protezione alto, anche perché i parametri sui quali i produttori si basano per valutare il fattore di protezione sono basati su un utilizzo molto abbondante della crema stessa».

«Se è utilizzata in maniera intelligente, la crema solare può essere un grande aiuto. Il problema è che la maggior parte delle persone che ne fanno uso non lo fa in modo proprio: la si utilizza saltuariamente, si usa un fattore di protezione troppo basso o, peggio ancora, la crema solare costituisce un alibi per rimanere esposti alla luce del sole per tutto il giorno. Le creme in commercio, quasi tutte di buona qualità, sono uno strumento utile per contrastare il fotoinvecchiamento (l’invecchiamento visibile della pelle); alcune delle più “tecnologiche” contengono addirittura enzimi in grado di riparare il danno genetico indotto dalle radiazioni solari».

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Alberto Lupini


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