Senza fumo cambia il metabolismo Due mesi per tornare alla normalità

I fumatori pensano di avere sotto controllo l’appetito, ma solo perché gusto e olfatto sono anestetizzati dalla nicotina. Smettere di fumare può comportare un aumento di peso, l’attività fisica è utile a contrastarlo

06 giugno 2020 | 12:22
Tra le varie “scuse” che spesso i fumatori danno per giustificare il loro vizio, ce n’è una particolarmente utilizzata: il fumo “assicura” ai fumatori il controllo del peso. Alcuni sostengono, anzi, di non poter smettere di fumare per paura di ingrassare. Sarà vero? Ne ha parlato Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.


Quale relazione tra peso e fumo?


Fumare non fa dimagrire. Questa falsa credenza è stata ampiamente smentita sia da sperimentazioni sul campo (su fumatori, ex fumatori e non fumatori), sia da test di laboratorio. Il fumo, tuttavia, dà l’impressione di controllare l’appetito, ma semplicemente perché la nicotina causa un “addormentamento” del senso del gusto e dell’olfatto, non permettendoci di godere appieno del piacere del mangiare.

Quando si compie una scelta importante come quella di smettere di fumare, specialmente se si è stati fumatori per tanti anni, entrano in gioco meccanismi psicologici che hanno a che vedere con il proprio modo di vivere la dipendenza dal tabacco.

Smettere di fumare potrebbe portare a un leggero aumento di peso perché rallenta il metabolismo: ci vogliono circa due mesi di pazienza perchè il metabolismo si riadatti alle nuove condizioni, ma è anche estremamente probabile che gli ex fumatori mangino semplicemente più di prima.

Negli ultimi anni è stato dimostrato che, al contrario, i tabagisti sviluppano una resistenza maggiore all’insulina. Questo significa che probabilmente fumare non solo non aiuta a dimagrire, ma fa addirittura ingrassare, aumentando particolarmente i danni provocati dagli alimenti dolci e zuccherini.

Non tutti, comunque, prendono qualche chilo: nella prima fase è infatti sufficiente fare attenzione a quanto e che cosa si mangia. Può essere molto utile svolgere un po’ di esercizio fisico supplementare, che aiuta non poco nel gestire le crisi di astinenza.

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Alberto Lupini


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